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sivi e allineati all’offerta online dei principali marketplace.

Un ultimo tema fondamentale per l’approccio all’e-com-

merce da parte di un negozio fisico è l’analisi dell’utilizzo

dei marketplace: cioè i “centri commerciali online” che in

cambio di un modico affitto (poche decine di euro al mese)

e una provvigione sulle vendite, assicurano il posiziona-

mento nella prima pagina di Google. I più famosi in Italia

sono e-Bay (presente in Italia dal 2004) e Amazon (2011),

ma stanno emergendo anche marketplace “verticali”, come

ManoMano.it

specializzato nel bricolage e nel giardinaggio

e già presente in Spagna, Inghilterra, Francia e Italia (nato

nel 2013 e in Italia dal 2015).

Aprire un “negozio” su un marketplace non significa solo

presentare i prodotti dell’e-commerce a una platea nazio-

nale, ma offrire la possibilità di ampliare l’offerta all’este-

ro, in particolare in Inghilterra, Germania e Francia dove gli

acquisti di e-commerce sono più elevati di quelli italiani. Po-

tendo personalizzare l’offerta di questi “negozi virtuali”, mol-

ti retailer europei li stanno utilizzando anche per testare in

anteprima la risposta del mercato sui nuovi prodotti oppu-

re come “outlet” (cioè per disfarsi velocemente e senza da-

re nell’occhio di fondi di magazzino o acquisti sbagliati).

L’interesse verso l’e-commerce in Italia è ben testimoniato

anche da un sondaggio realizzato dal Politecnico di Milano,

che evidenza come il 57% delle imprese investirà nel pros-

simo anno per realizzare un sito di e-commerce di proprietà,

il 42% investirà per una app personale e il 29% per svilup-

pare siti controllati da intermediari (come i negozi sui

marketplace).

ery online. These products could carry aggressive pricing in

line with those offered online in major marketplaces.

The final fundamental issue for an approach to e-commerce

by the physical retail outlet is analyses of the use of the mar-

ketplace, that is, online commercial centers which, for a mod-

est leasing price of a few dozens euros per month and a sup-

ply of products for sale, ensures a frontpage location on

Google. The most famout in Italy are e-Bay (operating in Italy

since 2004) and Amazon (since 2011) and also the emerg-

ing vertical marketplaces such as

ManoMano.it

specializing

in home improvement and gardening with operations in Spain,

the UK and France (created in Italy in 2015).

Opening a shop on the marketplace does not mean only

showcasing e-commerce products on a national scale but

offering an extended range abroad, especially in the UK,

Germany and France, where e-commerce is much greater

than in Italy.

Many European retailers can personalize these virtual shops

by using them for first testing the market response to new

products or as outlets. This means quickly getting rid of

stock without checking supplies left in the warehouse or

mistaken purchases.

Interest in e-commerce in Italy has been testified to in a

survey conduced by the Milan Polytechnic which found that

57% of the enterprises questioned intend to invest in the

coming years in setting up their own e-commerce ventures,

another 42% will invest in personal apps and 29% will de-

velop their own websites as shops on the marketplace run

by intermediaries.

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n. 7-9/2016

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