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Una "fabbrica delle idee" per EIMA 2018

Organizzata da FederUnacoma a Reggio Emilia una giornata di lavoro dedicata ad analisi e proposte per un ulteriore potenziamento dell'esposizione internazionale della meccanica agricola, che si terrà a Bologna dal 7 all'11 novembre prossimo. Coinvolti 140 rappresentanti di aziende associate, che hanno animato tavoli di lavoro su agricoltura 4.0, filiera agroalimentare, settori componentistica e gardening e nuovi criteri per gli allestimenti fieristici

a cura della Redazione
giugno 2018 | Back

Un evento come EIMA International è il prodotto di un know how organizzativo specifico, sviluppato da FederUnacoma surl in lunghi anni di attività, ma è frutto anche di un lavoro corale che le aziende associate, in forma diretta e attraverso i propri rappresentanti negli organi direttivi della Federazione, realizzano in termini di analisi e di proposte per migliorare l’offerta complessiva della manifestazione. Questa sinergia, che coinvolge dunque insieme con la struttura organizzativa gli espositori e ne valorizza l’intuito e l’esperienza, è emersa con particolare evidenza in occasione del Think Tank FederUnacoma, sul tema “EIMA, mondo fieristico ed i suoi temi emergenti”, tenutosi il 27 marzo scorso a Reggio Emilia presso il centro congressi-museo “Ruote da Sogno”. «Si è trattato di un evento riservato alle aziende FederUnacoma – spiega il presidente della Federazione Alessandro Malavolti – pensato per fornire un ampio aggiornamento sulle fasi organizzative della prossima EIMA International, e insieme per raccogliere le opinioni, le proposte e le osservazioni delle industrie partecipanti, che nella manifestazione investono e che hanno sviluppato nei tanti anni di partecipazione alla rassegna un’esperienza che costituisce un patrimonio da mettere a frutto per un costante miglioramento della stessa». Nella cornice suggestiva di una struttura nata per ricercare, restaurare ed esporre automobili e motociclette storiche, e che conta oggi non meno di mille modelli fra i quali alcuni rari esemplari di scooter, motocicli e fuoriserie degli anni cinquanta, sessanta e settanta, è stata la meccanica agricola a conquistare la scena, con la presenza di 140 rappresentanti di case costruttrici associate FederUancoma, impegnati in una sessione plenaria la mattina ed in tavoli di lavoro il pomeriggio. «Nella sessione mattutina sono stati forniti ragguagli sull’andamento della macchina organizzativa di EIMA 2018 – spiega il direttore generale di FederUnacoma Simona Rapastella – mentre la sessione pomeridiana ha visto le aziende dividersi per gruppi di lavoro (in dettaglio sui temi dell’agricoltura 4.0, del gardening, della filiera agroalimentare, della componentistica e degli allestimenti fieristici) così da sviluppare analisi e proposte di specifico interesse per le aziende dei vari comparti». Ogni tavolo di lavoro ha visto la presenza, oltre che delle aziende interessate, di esperti esterni e di  rappresentanti della struttura FederUancoma in qualità di moderatori, e alla fine della sessione ha prodotto un estratto con indicazioni e raccomandazioni finalizzate a collegare le aree tematiche di EIMA ai più attuali trend di sviluppo tecnologico e di mercato, nella prospettiva di migliorare l’interesse e la competitività dell’esposizione nel panorama mondiale delle fiere di settore. Per il gruppo di lavoro sul tema “Agricoltura 4.0, una sfida per l’industria italiana”, che ha visto la presenza in qualità di esperto di Giorgio Malaguti (ESTE Technology) e Massimiliano Ruggeri (Cnr - Imamoter), una delle raccomandazioni è quella di promuovere presso gli operatori agricoli una sempre maggiore sensibilità verso le tecnologie digitali, utilizzando la Fiera come occasione anche di formazione e aggiornamento professionale. Nel tavolo su “Sviluppi del gardening: tecnologie e target”, che ha visto il giornalista Andrea Baffigo (Garden TV) nel ruolo di esperto, è emersa l’esigenza di differenziare in modo sempre più marcato il target del Salone del giardinaggio rispetto al target prettamente agricolo al quale EIMA International si rivolge in modo prevalente, coinvolgendo in modo sempre più ampio e sistematico operatori professionali e progettisti del verde, amministrazioni pubbliche, rappresentanti di settori strategici come quello dell’impiantistica sportiva. Il gruppo di lavoro su “Meccanica e filiera agroalimentare, un asse da costruire”, e che ha visto le presenza in qualità di esperto di Stefano Baldi (Nomisma), ha sottolineato l’importanza di valorizzare ulteriormente nell’ambito dell’EIMA i concetti di filiera agro-alimentare, e di intervenire anche in sede politica perché i sistemi di incentivazione all’acquisto di mezzi meccanici di nuova generazione possano premiare quelle tecnologie che puntano a filiere corte, per produzioni ad alto valore aggiunto. Il tavolo di lavoro su “Sviluppi espositivi per la componentistica, punti di forza e specializzazioni” ha esaminato i trend di sviluppo del mercato della componentistica quale strumento per l’innovazione complessiva nella meccanica agricola, e con Franco Mosconi (Università di Parma) in qualità di esperto, il tavolo ha inserito nelle proprie conclusioni la necessità di rilanciare ricerca e sviluppo nel settore della componentistica e di valorizzare EIMA come vetrina di queste attività e come strumento di collegamento con il mondo universitario. L’ultimo tavolo di lavoro, avente un tema d’interesse trasversale per le imprese espositrici, è stato quello dedicato a “Lo Show della fiera: l’allestimento, il brand e la psicologia del visitatore”, quindi alle nuove tendenze architettoniche in fatto di allestimenti. La sessione, che si è avvalsa in qualità di esperto di Raffaella Laezza dell’Università di Venezia, ha consegnato quali prime raccomandazioni la necessità di collegare gli allestimenti di un evento “B2B” come l’EIMA alle nuove tendenze del marketing visivo, sviluppando sistemi di illuminazione, supporti fisici e materiali innovativi che possano conferire maggiore solennità ed appeal non soltanto ai mezzi meccanici più grandi e scenografici ma anche a quelli meno vistosi e alla sconfinata gamma dei componenti e delle parti meccaniche che costituiscono per molti aspetti l’anima tecnologica della manifestazione.

«Una fiera di successo è un evento che si caratterizza per i contenuti tecnici e i ritorni economici – conclude l’amministratore delegato di FederUnacoma surl Massimo Goldoni – ma anche per la sua capacità di evoluzione e rinnovamento continuo. Le idee sono il motore di tutto questo».

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