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Reportage

EIMA 2024, un focus sui trend dell' innovazione

Tecnici, case costruttrici e decisori pubblici si sono confrontati sui fattori e sulle tendenze che nei prossimi anni influenzeranno lo sviluppo delle tecnologie per il settore primario. L’innovazione non può prescindere dai fattori umani, sociali e ambientali legati alle attività agricole

a cura della Redazione
gennaio-febbraio 2025 | Back

Innovazione, sostenibilità, sicurezza. Sono questi i temi che influenzeranno lo sviluppo delle economie agricole globali anche nell’anno appena iniziato. In un mondo che si avvia verso i 10 miliardi di abitanti, la questione delle rese e quindi della produttività continua ad essere centrale, tuttavia non può essere affrontata senza tralasciare la necessità – sempre più impellente – di ridurre il consumo delle risorse naturali (limitate) così come l’impatto delle lavorazioni agricole sull’ambiente. Ma la sfida della produttività deve anche tener conto di un altro fattore di primaria importanza: quello di proteggere la sicurezza e la salute di chi nei campi lavora quotidianamente. Ancora oggi i costi umani e sociali associati agli infortuni sul lavoro, così come alle malattie professionali, sono troppo elevati in molte realtà produttive, compresa quella agricola. Insomma, se non si può prescindere da un incremento delle rese per fare fronte ad una domanda di derrate alimentari sempre più consistente, tale incremento non può essere realizzato in maniere indiscriminata, ma deve necessariamente considerare i fattori umani, sociali e ambientali legati alle attività del primario. È proprio per questo che negli ultimi 20/25 anni i processi di innovazione nel settore agricolo non sono mai stati determinati unicamente da esigenze economiche o produttive, ma sono sempre stati guidati dall’esigenza di garantire un uso sostenibile delle risorse, di proteggere l’incolumità dei lavoratori, di tutelare l’ambiente. La tematica, di così stretta attualità e di così grande rilievo, è stata ampiamente discussa in occasione della 46ª edizione di EIMA International, conclusasi lo scorso novembre con numeri da record. D’altro canto, una rassegna come EIMA, che si distingue per i contenuti di alta innovazione, può essere considerata come la sede naturale nella quale affrontare le molteplici questioni connesse allo sviluppo tecnologico. Difatti, una parte considerevole degli oltre 150 incontri tenutisi a Bologna, è stata dedicata proprio al tema della funzione sociale dei processi innovativi in campo agricolo. Pensiamo, ad esempio, all’impatto che hanno le più avanzate tecnologie di filtraggio dell’aria sulla protezione dell’operatore durante i trattamenti fitosanitari; oppure, rimanendo sempre nel campo dei trattamenti fitoiatrici, a quello delle rilevazioni satellitari, che consentono di eseguire interventi spot, on demand, riducendo in misura significativa l’impiego di sostanze chimiche. Pensiamo poi a quelle macchine autonome che, oltre a garantire una razionalizzazione delle lavorazioni agricole, possono accedere ai terreni più impervi, evitando che l’operatore metta a rischio la propria incolumità. EIMA International è stata anche l’occasione per ribadire il contributo delle centraline meteo, dei sistemi di mappatura e dei moderni impianti di irrigazione alla riduzione dei consumi idrici in agricoltura. Questi sistemi – è stato evidenziato a Bologna – sono in grado di dialogare e di interagire tra loro, pianificando gli interventi in funzione di diversi parametri (umidità del suolo, condizioni meteo, ad esempio) ed ottimizzando così lo sfruttamento delle risorse idriche. Ma ad EIMA International si è parlato anche di tecniche agronomiche a basso impatto – prime fra tutte quelle dell’agricoltura conservativa – che si sono dimostrate molto efficaci nel contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, tra cui l’impoverimento dei terreni. Le lavorazioni tipiche dell’agricoltura conservativa – hanno spiegato i tecnici – possono preservare e ricostituire la sostanza organica del suolo, ripristinando le condizioni più favorevoli allo sviluppo vegetativo delle piante. E sempre in tema di riscaldamento globale, la kermesse bolognese ha aperto una importante finestra sulle agroenergie evidenziando il contributo alla riduzione delle emissioni climalteranti. Dalle tecnologie next gen per gli impianti “verdi” alle più recenti normative di settore, fino alle politiche di incentivazione, tecnici, operatori e decisori pubblici hanno evidenziato l’importanza delle rinnovabili non soltanto a fini meramente energetici ma anche come strumento di integrazione ai redditi agricoli. Insomma, la 46ª edizione di EIMA International ha permesso a tecnici, case costruttrici, stakeholder e decisori pubblici di mettere a fuoco, analizzare ed approfondire i temi che nel breve e medio termine caratterizzeranno i principali trend del settore primario globale.

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GLI APPUNTAMENTI della meccanizzazione

10 - 14 marzo 2025 Parque da Expodireto Cotrijal
Rodovia RST 142 , Km 24, Não-Me-Toque (Brasil)
EXPODIRETO Cotrijal
11 - 13 marzo 2025 NEC "Uzexpocentre", Tashkent (Uzbekistan) AGROWORLD UZBEKISTAN
11 - 14 marzo 2025 RN9, Km 225 - San Nicolas de los Arroyos (Argentina) EXPOAGRO
12 - 14 marzo 2025 SECC, Ho Chi Minh City (Vietnam) HORTEX
12 - 14 marzo 2025 SECC, Ho Chi Minh City (Vietnam) AGRITECHNICA ASIA
12 - 14 marzo 2025 Astana (Kazakistan) AGRITEK ASTANA