Un punto fermo per la meccanica agricola
Un sondaggio condotto da GRS per FederUnacoma conferma la fiducia dei costruttori negli eventi fieristici e in particolare nella kermesse bolognese. Posizionamento del brand e rapporti con operatori professionali gli elementi che motivano maggiormente le aziende a partecipare. «EIMA rappresenta una piattaforma insostituibile – dichiara il direttore generale di FederUnacoma Simona Rapastella – per lo sviluppo del nostro settore»
Dopo il blocco causato dall'emergenza sanitaria, gli eventi fieristici tornano ad essere, con forza ancora maggiore, il perno delle attività promozionali e commerciali delle imprese industriali. È quanto emerge da un’analisi di settore svolta dalla società GRS per conto di FederUnacoma, l’associazione italiana dei costruttori di macchine agricole.
L’indagine, condotta su un esteso campione di aziende costruttrici e di visitatori, è stata presentata lo scorso 19 luglio dal direttore generale di FederUnacoma, Simona Rapastella, nel corso dell’assemblea generale della Federazione, che si è svolta a Varignana, nel Bolognese. La grande maggioranza delle aziende censite (l’83%) – sottolinea l’indagine GRS – riconosce nelle fiere tradizionali un presidio fondamentale del mercato. Quasi nessuno tra i costruttori (2%) pensa che esse abbiano esaurito la loro funzione e che in futuro possano essere sostituite da eventi di altro tipo. Ancora più elevata (95%) la percentuale dei visitatori che ritiene insostituibili le manifestazioni fieristiche tradizionali.
In questo scenario risalta il posizionamento di un evento come EIMA International, l’esposizione mondiale della meccanica agricola che tiene a Bologna, dal 19 al 23 ottobre, la sua 44ª edizione. «Nel caso specifico dell'EIMA – ha spiegato Rapastella – l'indagine evidenzia come la maggioranza delle aziende della meccanica agricola ritenga l'EIMA un evento strategico e come il 93% degli espositori lo ritenga indispensabile per rafforzare il brand aziendale e incontrare operatori di alto livello professionale». L'indagine GRS evidenzia altresì come l'innovazione tecnologica rappresenti, nella percezione di espositori e visitatori, l’elemento decisivo per il succeso di un evento fieristico, e per questo – ha spiegato Rapastella – l’organizzazione di EIMA sta puntando molto su anteprime, novità tecniche e sistemi 4.0.
L'EIMA di ottobre, forte dei suoi circa 1.500 espositori dei quali oltre 450 esteri, è il primo grande evento di meccanica agricola che si realizza dopo l'emergenza sanitaria, e l’unico che si svolge nel corso del 2021. «Questo rappresenta un successo per la Federazione e per la sua struttura organizzativa – ha concluso Rapastella – che anche in un momento di grande incertezza nel panorama fieristico internazionale ha creduto nel valore della fiera come piattaforma insostituibile per lo sviluppo del nostro settore».