Meccanizzazione, il 30° meeting del Club of Bologna
Crescita sostenibile della meccanizzazione agricola, scenari di mercato, macchine innovative e tecnologie altamente specializzate. Sono questi i temi principali affrontati durante gli incontri del Club of Bologna, l’associazione internazionale composta dai massimi esperti di meccanica agricola che è tornata a riunirsi in occasione della 44ª edizione di EIMA International e che proprio quest’anno ha celebrato il trentesimo meeting dalla sua fondazione.
Il Club of Bologna è stato costituito nel 1989 su iniziativa di FederUnacoma, con l’obiettivo di analizzare lo scenario mondiale della meccanica agricola e di definire possibili strategie di sviluppo per il settore a livello mondiale, promuovendo lo scambio di esperienze tra studiosi, aziende e organizzazioni internazionali sulle migliori best practice. «Quando siamo nati eravamo in 51, oggi siamo 94», ha detto il presidente dell’organizzazione, il professor Paolo Balsari, dando il via ai lavori. «La costituzione del Club of Bologna è stata uno dei nostri migliori investimenti per l’espansione del settore», ha aggiunto il presidente di FederUnacoma, Alessandro Malavolti, intervenendo alla riunione di apertura.
Del Club of Bologna fanno parte docenti universitari provenienti dai migliori atenei del mondo e ricercatori, ma anche rappresentanti di agenzie governative, così come di associazioni del settore, impegnate nel campo della ricerca, dell’innovazione e del sostegno alla crescita industriale. In tutto sono 28 i Paesi rappresentati nel Club. Tra questi, oltre all’Italia, Stati Uniti, Russia, Germania, Norvegia, Spagna, Argentina, Brasile. Dal 1989 ad oggi l’organizzazione, che prevede di ampliare la partecipazioni di esperti dall’Africa e dall’Oceania, ha affrontato ben 277 temi salienti, con particolare attenzione per i sistemi di trasferimento alla produzione di serie dei risultati della ricerca.
