EIMA, un "driver" per l'innovazione
Esponenti del mondo politico, scientifico e imprenditoriale hanno celebrato il concorso Novità Tecniche di EIMA 2022. La ricerca e lo sviluppo tecnologico sono alla base della competitività del settore agromeccanico. Il ruolo dei distretti produttivi e la partnership tra università e imprese. L’innovazione come elemento trainante in un mercato fieristico sempre più competitivo
All'origine delle filiere agroalimentari c’è la meccanica agricola. La quantità dei raccolti, la qualità dei prodotti, la compatibilità ambientale, l’automazione delle fasi di raccolta, selezione e confezionamento dei prodotti alimentari dipendono direttamente da tecnologie agromeccaniche di nuova generazione.
Questo il messaggio lanciato dal presidente di FederUnacoma (l’associazione italiana dei costruttori di macchine agricole), Alessandro Malavolti, in occasione dall’evento di presentazione del Concorso Novità Tecniche EIMA 2022, che si è svolto lo scorso 5 ottobre a Palazzo Re Enzo a Bologna precedendo di un mese l’apertura della rassegna mondiale della meccanica agricola (Fiera di Bologna, 9-13 novembre). La premiazione dei 62 modelli di macchine e attrezzature, premiati da un’apposita giuria di esperti e in procinto di essere esposti in Fiera nei cinque giorni di EIMA International, è stata preceduta da interventi di autorevoli rappresentanti del mondo politico, accademico e industriale.
“La ricerca in campo agroalimentare è divenuta una priorità strategica – ha spiegato nel suo intervento il Magnifico Rettore dell’Università di Bologna Giovanni Molari – e non a caso l’Agritech (tecnologie in agricoltura) costituisce uno dei cinque filoni chiave del PNRR, che destina per la ricerca nell’agrifood 320 milioni di euro”. Parlando dell’attività specifica dell’Università di Bologna, Molari ha ricordato che “quest’anno l’Ateneo ha messo a disposizione 202 borse di dottorato finalizzate a sviluppare professionalità adeguate ai fabbisogni d’innovazione delle imprese, tra le quali proprio quelle della filiera agroindustriale e agromeccanica”.
Il processo che porta l’innovazione tecnologica in agricoltura - ha sostenuto Daniele Ara, Assessore di Bologna alla Scuola e all’Agricoltura - non riguarda solo i centri d’eccellenza ma è un fatto corale, che coinvolge una pluralità di attori, dalla scuola secondaria, alla formazione universitaria, alle aziende del territorio. “Lavorare sull’innovazione è la sfida del futuro, stiamo affrontando un passaggio epocale che ci impone di rendere ancora più efficienti e più sostenibili sia la nostra governance che il nostro sistema produttivo. E’ una sfida, questa, che possiamo vincere soltanto puntando sull’innovazione. In questa prospettiva il premio Novità Tecniche è un vanto per la nostra città”.
“Il mercato fieristico è sempre più selettivo – ha detto a questo proposito il Direttore Generale di BolognaFiere Antonio Bruzzone – e l’innovazione di prodotto è uno dei parametri fondamentali su cui gli operatori misurano la qualità di un evento”. “Tecnologie come quelle del concorso Novità Tecniche sono alla base del successo dell’EIMA - ha aggiunto Bruzzone - ne rafforzano il posizionamento, giustificano gli investimenti che BolognaFiere sta facendo per potenziare il quartiere espositivo nel quadro di una collaborazione con FederUnacoma che è sempre più solida e che lega le due organizzazioni fino al 2032”.