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EIMA, più forte di tutto

La rassegna mondiale della meccanica agricola si è chiusa a Bologna con risultati straordinari. Il “popolo dell’EIMA” supera le incertezze post-Covid e consacra la rassegna come evento leader nel panorama fieristico. I dati certificati diffusi da FederUnacoma e BolognaFiere indicano 270.700 visitatori, di cui 25.900 esteri. Un grande successo per un evento che tornerà nel novembre 2022 per poi riprendere la sua naturale cadenza biennale

a cura della Redazione
novembre 2021 | Back

L’esposizione mondiale della meccanica agricola spazza via ogni incertezza legata all’emergenza sanitaria e si impone con numeri eccezionali. Dopo i cinque giorni di svolgimento, la rassegna si è chiusa sabato 23 ottobre scorso con 270.700 visitatori, di cui 25.900 esteri, un risultato che fa di EIMA un evento “top” a livello internazionale non soltanto nello specifico settore della meccanica agricola ma nel panorama delle fiere in senso assoluto. Notevole non soltanto il numero di visitatori ma la qualità del pubblico, composto in gran parte da operatori economici, interessati alle novità di prodotto e all’acquisto di tecnologie adatte ai più diversi contesti agricoli. Molto ricca anche la parte culturale della rassegna, con un totale di 116 convegni e seminari su temi tecnici e politici.

«L’EIMA ha voluto andare in scena quest’anno, malgrado l’inevitabile defezione di espositori e visitatori da alcuni Paesi che sono ancora in emergenza sanitaria – ha commentato Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma, l’associazione dei costruttori italiani che è organizzatore della manifestazione – e malgrado lo scetticismo di tutti coloro che puntavano a congelarla fino al novembre 2022». «I dati ci hanno dato piena ragione, e l’edizione del 2022 non sarà per noi quella della ‘ripartenza’ ma quella della ‘riconferma’, la consacrazione di un evento che proprio nell’anno più difficile ha dato una straordinaria prova di forza».

«Alla vigilia dell’EIMA avevamo indicato come un risultato già buono la soglia dei 160 mila visitatori, vale a dire circa il 50% di quelli che avevano partecipato all’edizione record del 2018 – ha aggiunto Simona Rapastella, direttore generale di FederUnacoma – mentre i dati conclusivi indicano una presenza pari all’85% di quell’ultima edizione prima della pandemia, un risultato che appare ‘miracoloso’, ma che in realtà è frutto di un grande lavoro della struttura, della nostra determinazione nel voler sottolineare il valore di EIMA nel panorama fieristico internazionale, e delle aziende espositrici che ci hanno seguito».

Anche Gianpiero Calzolari, presidente BolognaFiere, ha voluto commentare la buona riuscita della rassegna: «siamo particolarmente orgogliosi dei risultati di EIMA 2021 che testimoniano un diffuso trend di ripresa dell’economia, dopo l’emergenza pandemica. Sono risultati che sottolineano, anche, l’importanza di un settore ad altissima tecnologia, strategico per gli obiettivi che il green deal ci pone. L’agricoltura ha un ruolo fondamentale nella transizione ecologica e gli operatori di questo settore ne sono i primi protagonisti. Le macchine agricole sono, oggi, strumenti essenziali per un’agricoltura con un ruolo sempre più importante, come la manifestazione ha testimoniato. Un sentito complimento a FederUnacoma per l’impegno organizzativo che ha portato a questo successo».

Alla rassegna, primo evento di settore di risonanza internazionale dopo la sospensione delle attività fieristiche imposta dall’emergenza sanitaria, hanno partecipato ben 1.350 industrie espositrici, 350 delle quali estere in rappresentanza di oltre 40 Paesi, che hanno esposto oltre 40 mila modelli nei 14 settori di specializzazione e nei 5 Saloni tematici (“Componenti”, “Green”, “Energy”, “Digital” e “Idrotech”) in cui si articola la manifestazione. Al di là delle limitazioni ancora vigenti per alcune aree, EIMA 2021 conferma la sua caratura internazionale. Nei cinque giorni della rassegna sono attesi in Fiera, oltre ad imprenditori agricoli e tecnici della meccanizzazione, operatori economici da ogni parte del mondo, fra i quali i delegati ufficiali selezionati dagli uffici ICE (circa 300 in rappresentanza di 60 Paesi), interessati a trattare l’acquisto di macchinari che rispondano alle esigenze specifiche delle diverse agricolture e dei differenti modelli di impresa.

«Oltre ad essere una grande vetrina promozionale e commerciale, l’EIMA è da sempre una grande “macchina di relazioni” – aveva detto Simona Rapastella nel corso della conferenza di presentazione alla vigilia dell’evento – e questo è un fatto di rilevanza strategica, perché l’industria della meccanica agricola è parte di un sistema complesso, nel quale sono necessarie interazioni strette fra mondo agricolo, mondo industriale, attività di ricerca, istanze ambientali e attività di orientamento e coordinamento politico e amministrativo».

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