EIMA International, la fiera delle novità
Presentata a Verona la 43ª edizione della rassegna internazionale della meccanica agricola, che si tiene dal 7 all'11 novembre prossimo presso il quartiere fieristico di Bologna. Attesi numeri da record per una rassegna che si colloca al secondo posto nel panorama mondiale per numero di espositori e visitatori e al primo posto per livello di internazionalità. Fra le novità, il Salone Idrotech, dedicato all'irrigazione e alla gestione dell'acqua e l'inaugurazione dei nuovi Padiglioni 29 e 30, prima realizzazione dell'ampio programma di ristrutturazione del quartiere espositivo bolognese
Macchine e attrezzature di nuova generazione, gamme rinnovate nel design e nelle tecnologia, inedite tipologie di prodotto e sistemi digitali per la gestione e il controllo delle lavorazioni sono il patrimonio di EIMA International, la grande rassegna della meccanica per l’agricoltura, la cura del verde e la relativa componentistica, che terrà alla fiera di Bologna dal 7 all’11 novembre prossimo la sua 43ª edizione. Un evento espositivo che mai come quest’anno si presenta nel segno della novità, oltre che per i contenuti tecnici – la migliore produzione realizzata da oltre 2 mila industrie costruttrici in rappresentanza di 50 Paesi, con un totale di oltre 50 mila modelli e dispositivi tecnologici a copertura di più di mille voci merceologiche – anche per gli aspetti organizzativi e strutturali.
La novità di EIMA Idrotech
Ai 14 settori di specializzazione nei quali è suddivisa la rassegna, e ai 4 Saloni tematici (EIMA Componenti, EIMA Green, EIMA Energy ed EIMA M.i.A.), si aggiunge una quinta sezione tematica, il Salone di EIMA Idrotech interamente centrato sulle tecnologie e l’impiantistica per l’irrigazione e la gestione dell’acqua. «Si tratta di un settore altamente strategico – ha spiegato l’amministratore delegato della società organizzatrice FederUnacoma surl Massimo Goldoni, nel corso della conferenza stampa tenutasi il 31 gennaio a Verona nell’ambito di Fieragricola – perché al cospetto dei trend climatici sfavorevoli la risorsa idrica è divenuta una variabile sempre più influente sulla produzione agricola, un fattore che deve essere gestito con tecnologie sempre più raffinate e sistemi di controllo altamente perfezionati». Un settore quello dell’irrigazione che è cresciuto costantemente nell’ambito dell’EIMA, arrivando nell’edizione 2016 ad impegnare 11 mila metri quadrati di superficie con 250 industrie costruttrici da 20 Paesi, e che in questa edizione 2018 acquisisce lo status di Salone specializzato. Un settore che mostra trend di crescita significativi anche in termini di mercato, a vantaggio delle industrie italiane che detengono una leadership riconosciuta a livello internazionale: nel 2016 il mercato nazionale delle macchine per l’irrigazione è cresciuto del 15%, e le esportazioni italiane nel comparto sono aumentate dell’8%.
Occhi puntati sui nuovi padiglioni
I settori tematici nei quali si articola la rassegna – che si svilupperà su una superficie lorda complessiva di oltre 350 mila metri quadrati impegnando come di consueto per intero il quartiere fieristico bolognese – avranno una caratterizzazione grafica e scenografica più accentuata, così da rendere immediatamente riconoscibili le diverse aree tematiche ad un pubblico che si attende intorno alle 300 mila unità. Ma la novità più significativa è quella rappresentata dal varo dei nuovi padiglioni 29 e 30, per una superficie totale espositiva di circa 24 mila m2 con strutture monoplanari senza pilastri, che sono ora in fase di costruzione e che rappresentano il primo passo di quell’ampio progetto di ristrutturazione del quartiere fieristico varato da BolognaFiere, che prevede entro il 2022 l’edificazione di altri 4 padiglioni e la completa riqualificazione di tutte le altre strutture espositive. «La rassegna dell’EIMA è cresciuta in modo impressionante, passando negli ultimi dieci anni (cinque edizioni biennali) da 250 mila a 350 mila metri quadrati lordi di superficie impegnata e registrando una crescita del numero di visitatori da 140.600 nel 2008 a 285 mila nel 2016 – ha spiegato Goldoni – ed oggi si colloca saldamente al secondo posto a livello mondiale per numero di espositori e di visitatori, e al primo posto per livello di internazionalità (operatori da 150 Paesi e 70 delegazioni estere ufficiali): l’ampio programma di rinnovamento della struttura espositiva può ‘mettere le ali’ ad un progetto già vincente».
Temi tecnici e politici
Grande rilievo hanno, nell’ambito di EIMA International, i convegni di argomento tecnico e quelli di taglio politico, fra i quali è già previsto quello dedicato alla Agenda europea per la meccanizzazione agricola, che si pone in continuità con l’analogo incontro già svolto ad EIMA 2016 e che assume il ruolo di “osservatorio” sulle politiche europee di settore. I seminari tecnici e le attività “di sportello” realizzate nell’area di EIMA Desk saranno volti a promuovere le tecnologie più avanzate. «In Italia abbiamo ancora un mercato delle trattrici usate che è quasi il doppio di quello delle trattrici nuove – ha detto ancora Goldoni – e questo è un controsenso in un Paese che vanta una piattaforma come l’EIMA, utilizzata da operatori di ogni continente per conoscere e trattare macchinario di ultima generazione».
Gli eventi strategici
«EIMA International ha trovato nella biennalità la sua cadenza ottimale – ha concluso Goldoni – perché questa consente la presentazione di effettive novità di prodotto e permette alle aziende di pianificare al meglio i propri investimenti fieristici, ma non rappresenta l’unico evento promozionale che la Federazione realizza nel corso dell’anno: al di là dell’importante collaborazione con VeronaFiere per la Fieragricola, è già in cantiere l’edizione 2018 di EIMA Show, la kermesse di macchine in campo organizzata in collaborazione con UmbriaFiere e con l’Università di Perugia, Coldiretti Umbria, Fondazione per l’istruzione agraria e Cesar, e che si svolgerà come lo scorso anno a Casalina di Deruta (PG) impegnando i tre giorni dal 13 al 15 luglio, avendo per tema i sistemi di precisione e l’agricoltura 4.0».