EIMA Energy, le molte novità del salone delle biomasse
Un fitto programma di iniziative caratterizza la decima edizione di EIMA Energy, il salone dedicato ai macchinari di ultima generazione e alle più innovative tecnologie per la valorizzazione delle biomasse e delle filiere industriali ad esse collegate
Quella del 2024 sarà la decima edizione di EIMA Energy, il Salone organizzato da ITABIA e dedicato alle biomasse, che dal 2006 arricchisce l’offerta tecnologica, innovativa e divulgativa di EIMA International per quanto concerne le macchine e le attrezzature impiegate nelle filiere produttive connesse alla bioenergia e alla bioeconomia circolare. In circa venti anni di iniziative, EIMA Energy, ha sempre trattato con una visione originale e di ampio respiro temi di grande interesse, affermandosi nel tempo come punto di riferimento per il trasferimento di buone pratiche in un settore strategico del comparto rurale (agricolo e forestale) italiano e internazionale. Anche la prossima edizione del salone, che si tiene dal 6 al 10 novembre, cade in un momento in cui le sfide da affrontare sono molteplici e tutt’altro che semplici.
Con la COP 28 del dicembre 2023, i governi di quasi 200 Paesi di tutto il mondo hanno infatti stabilito l’assoluta necessità di fronteggiare il cambiamento climatico decarbonizzando le economie a livello globale attraverso un’uscita graduale e definitiva delle fonti fossili. In ambito europeo, il Green Deal riconosce all’intero settore primario un ruolo centrale in cui l’innovazione tecnologica orientata al contenimento dei consumi di risorse e alla valorizzazione delle materie prime rinnovabili (bioeconomia circolare) potranno facilitare notevolmente il conseguimento degli ambiziosi traguardi di neutralità carbonica attesi entro la metà del secolo. Discutere di come affrontare queste sfide, evidenziando le numerose opportunità di crescita economica, può dunque agevolare il percorso verso gli obiettivi fissati dalla strategia europea. A tal fine occorre coinvolgere e informare i tanti agricoltori che – nei vari Paesi – stanno contestando misure ambientali che sentono stringenti e calate dall’alto. D’altro canto, la crisi energetica, esasperata dai conflitti in atto, ha nuovamente posto l’accento sull’importanza delle fonti energetiche rinnovabili rispetto a quelle fossili, come carbone, gas naturale e petrolio, responsabili di elevate emissioni di gas serra. L’Italia, ad esempio, importa poco meno dell’80% del fabbisogno energetico, in larga parte coperto da combustibili fossili, mentre le agroenergie, intese come quelle ricavate dai processi e prodotti derivanti da imprese agricole, zootecniche, forestali e agroindustriali, sono oggi in grado di soddisfare quasi il 50% dei consumi di energia da fonti rinnovabili e l’8,7% di quelli totali. Il loro sviluppo e il loro potenziamento permetteranno di consolidare nuove forme di economia basati su cicli produttivi duraturi e poco impattanti, fornendo un contributo essenziale alla riduzione delle emissioni di CO2 e quindi alla mitigazione dei cambiamenti climatici.
In questo quadro, è certamente utile continuare a diffondere – con tutti gli strumenti di cui disponiamo – la piena e corretta percezione dei benefici intrinseci legati alla valorizzazione della biomassa e delle filiere energetiche e industriali ad esse collegate. L’EIMA di novembre rappresenta pertanto una tappa fondamentale nella sensibilizzazione degli “addetti ai lavori” come del grande pubblico. Il salone delle agroenergie vedrà dunque un programma di eventi di taglio informativo-divulgativo, tecnico-scientifico, strategico-politico riguardanti l’articolato sistema biomasse-bioeconomia. Cuore delle attività di EIMA Energy è il presidio informativo sulle biomasse e sulle iniziative programmate durante la kermesse; lo stand sarà presidiato da tecnici di ITABIA e da altri professionisti coinvolti nelle azioni divulgative, che prevedono tra gli altri un ciclo di 8 seminari tecnici (2 al giorno per 4 giorni) curati da esperti dei diversi ambiti di impiego delle biomasse. Per queste attività si effettuerà anche una campagna di coinvolgimento dei partecipanti, attraverso la realizzazione e la diffusione di locandine curate nell’editing, la raccolta e la divulgazione delle memorie dei relatori (presentazioni e audiovisivi), la registrazione delle presenze agli eventi e la redazione di comunicati da divulgare attraverso i canali di ITABIA e FederUnacoma. Nel caso di specifiche richieste si provvederà all’organizzazione di una visita guidata in impianti tecnologici per la conversione energetica delle biomasse ubicati in prossimità di Bologna. Tale eventualità – che richiederebbe una mezza giornata di trasferta fuori dalla fiera – si andrebbe a sostituire alla realizzazione di 2 degli 8 seminari. Riflettori puntati, inoltre, sul workshop internazionale dal titolo “La risorsa biomassa: mercato e prospettive della biomassa e delle fonti rinnovabili nel settore energetico” che vedrà il coinvolgimento dei “Regional hub” della bioeconomia creati nell’ambito del progetto europeo Horizon “RuralBioUp”. Non mancherà poi il tradizionale spazio dedicato alla mostra dinamica delle macchine operatrici per la filiera legno-energia, specifiche per il contesto forestale e agricolo. Un gruppo di ricercatori del CNR-IBE illustrerà (tutti i giorni per quattro volte) gli aspetti tecnici e operativi delle tecnologie esposte, evidenziando così l’ottimizzazione delle rese ma anche la riduzione dei consumi e dei rischi di infortunio. Per tale azione verrà realizzata un’apposita pianta guida con informazioni tecniche riguardanti le macchine esposte nell’area dinamica.