Agricoltura sostenibile, un tema in primo piano
La meccanizzazione ecocompatibile è stato uno dei temi forti di EIMA International 2016, trattato con varie iniziative, svolte nel corso della rassegna. Tra queste il convegno intitolato "Agricoltura e sostenibilità. Innovazione, gestione più responsabile delle risorse e nuovi comportamenti". Promosso da LifeGate e dalla rivista Trattori, l'incontro ha fatto il punto sui criteri di valutazione della sostenibilità nell'uso dei mezzi meccanici
Con una popolazione mondiale che si avvia verso gli otto miliardi di persone la questione dell’autosufficienza alimentare diventa di giorno in giorno sempre più centrale, non solo nel dibattito pubblico, ma nelle strategie aziendali, nell’innovazione tecnologica, nel modo stesso in cui molti player di settore interpretano la propria mission. D’altro canto, l’incremento della domanda di prodotti agricoli e, con essa, di una produzione agricola destinata – come nel caso dei biocarburanti – ad usi diversi dall’alimentazione umana e animale, pone un problema concreto e stringente, quello della preservazione e della rigenerazione delle risorse ambientali. Un problema legato sia al consumo di tali risorse (vedi esaurimento delle fonti di approvvigionamento idrico e impoverimento dei suoli) sia all’impatto inquinante (metano e CO2, ad esempio) del settore primario. Insomma, l’agricoltura di oggi, e a maggior ragione quella del prossimo futuro, non possono che essere sostenibili. E in materia di tutela ambientale la meccanizzazione agricola è in grado, ancora una volta, di fare la differenza.
La vocazione green di EIMA International
Anche per questo la sostenibilità in agricoltura è stato uno dei temi forti della kermesse bolognese – proprio nell’edizione 2016 è stato lanciato, nell’ambito del concorso Novità Tecniche, il Premio Blu per i mezzi maggiormente ecocompatibili – con la possibilità per operatori del comparto, esperti e addetti ai lavori di confrontarsi e di fare il punto sullo stato dell’arte in termini di tecnologia. Riflettori puntati, in particolare, sul convegno intitolato “Agricoltura e sostenibilità. Innovazione, gestione più responsabile delle risorse e nuovi comportamenti”, che, moderato da Roberto Sposini e promosso da LifeGate in collaborazione con la rivista “Trattori”, ha visto la partecipazione di Massimo Goldoni (presidente FederUnacoma), Carlo Lambro (brand president di New Holland Agriculture), Paolo Pompei (president business Unit Agricultural & Forestry Tires Trelleborg), Stefano Agnellini (direttore del magazine Trattori), Bart Van der Voort (Business Development & Partnerships manager Europe DJI), Antonio Salvatore (direttore Agro Industriale Bonduelle Italia) e Stefano Corti (direttore generale LifeGate).
Un trattore a guida autonoma per l’agricoltura di precisione
La strada maestra per tutelare le risorse dell’ambiente è quella dell’agricoltura conservativa. Una tecnica sempre più diffusa che, come noto, è finalizzata alla minima lavorazione del suolo (quindi alla minima alterazione delle sue caratteristiche fisico-chimiche) in modo tale da preservare la vitalità e le sostanze organiche del terreno attraverso l’utilizzo di strumenti e macchinari in grado di operare in modo selettivo e con grande precisione. Qui una delle novità più significative è rappresentata dal trattore a guida totalmente automatizzata realizzato dalla New Holland. «Il concetto alla base di questa macchina è molto semplice: si muove attraverso sensori e opera con precisione per un tempo potenzialmente illimitato», ha spiegato Lambro. «Ciò non significa che l’operatore è destinato scomparire, ma che avrà un ruolo di controllo e di verifica. L’agricoltore – ha aggiunto Lambro – si inserisce nella nuova visione di precision farming o agricoltura conservativa di precisione».
Controllare le coltivazioni dall’alto. Nell’ottica dell’agricoltura di precisione, l’utilizzo dei droni sta diventando di giorno in giorno più diffuso. Il perché lo ha spiegato il Business Development & Partnerships Manager Europe DJI, Van der Voort. «Oggi gli agricoltori subiscono pressioni da più parti per aumentare la rendita del raccolto e far fronte alla domanda crescente di cibo. I droni – ha detto Van der Voort – possono aumentare l’efficienza in agricoltura raccogliendo informazioni. Queste vengono rielaborate per capire di che tipo di intervento ha bisogno il terreno, ma anche per controllare lo stato di salute di flora e fauna e prevenire l’eventuale erosione e ogni possibile cedimento del suolo».
Un indice per l’ecocompatibilità delle trattrici
Presentato da Agnellini, Il Mobility Revolution Tractor è un indice di sostenibilità con il quale è possibile “misurare” quanto una trattrice – che si tratti di una macchina utilizzata per la manutenzione del verde, di uno specializzato o di una motrice da 500 cavalli – va ad impattare sull’ambiente. Un “rating”, ha sottolineato Corti, pensato per rispondere alla crescente attenzione degli italiani per il tema della tutela ambientale, visto che, come rivela il secondo Osservatorio nazionale sulla sostenibilità, circa la metà dei nostri connazionali (il 45%) è disposta ad acquistare un bene sostenibile anche se per esso venisse richiesto un prezzo più elevato.