Agricoltura digitale: l'innovazione in rete
Presentata in occasione di EIMA International un'indagine, realizzata da Image Line e Nomisma, sull'uso delle informazioni in rete e delle tecnologie elettroniche da parte di agricoltori e contoterzisti. In crescita l'utilizzo di "app" specifiche
L’innovazione in agricoltura ha bisogno di Internet e delle tecnologie informatiche. Lo dimostra una indagine, condotta insieme da Image Line (l’azienda hi-tech italiana specializzata nelle soluzioni digitali per l’agricoltura) e Nomisma (la prestigiosa società di ricerche in campo economico e sociale), che è stata illustrata a Bologna in occasione di EIMA International. Presentata nel corso del convegno dal titolo “Agricoltura digitale: le opportunità di oggi, le idee per il futuro”, tenutosi nel pomeriggio di venerdì 11 Novembre, l’indagine consente di quantificare il fenomeno e offre agli operatori del settore primario e delle industrie ad esso collegate interessanti elementi di valutazione. Ecco i risultati delle due ricerche, sviluppate rispettivamente nel 2015 su un campione di agricoltori e nel 2016 su un campione di contoterzisti.
Agricoltori (su campione aziende agricole
connesse alla Rete)
Il 61% degli agricoltori italiani utilizza quotidianamente Internet per le proprie attività in campo. Il 95.6% utilizza pagine web e banche dati online a supporto della gestione dell’azienda agricola. Tra questi, il 35.2% lo fa per avere informazioni meteo mentre l’11.2% si tiene aggiornato sui prezzi dei prodotti agricoli. Sorprendente l’interesse verso i droni, il 43% li conosce e sarebbe interessato ad utilizzarli per gestire e monitorare le proprie coltivazioni, mentre il 2.1% già li utilizza. Suscita attenzione anche l’impiego della “realtà aumentata” per monitorare lo stato di salute delle coltivazioni. Il 28% si dichiara interessato all’utilizzo di tali dispositivi. Gli agricoltori – questo emerge complessivamente dalla ricerca – vedono le nuove tecnologie anche come mezzo per dialogare con il consumatore e raccontare direttamente la storia dei propri prodotti: frutta, verdura, vino, olio ecc., e delle attività connesse che realizzano come ad esempio agriturismo, fattorie didattiche e simile. Il 20.4% degli agricoltori ha un proprio sito web e di questi il 26.4% consente al consumatore di acquistare prodotti online.
Consulenti (su campione consulenti connessi alla Rete)
L’82.3% dei consulenti usa quotidianamente internet per la propria attività, percentuale importante anche rispetto al 61% degli agricoltori che hanno accesso alla rete. Se il 95.6% di questi ultimi utilizza pagine web e banche dati online a supporto della gestione dell’azienda agricola, la percentuale sale al 99.5% per i consulenti. Le principali informazioni ricercate sono aggiornamenti normativi e di settore (21.4%), seguite da informazioni su tecniche e trattamenti per le colture (18.6%) e su bandi e altre opportunità di finanziamento (18.2%). Il 32.6% del campione dei consulenti, inoltre, usa i social media a supporto dell’attività di consulenza. Un dato particolarmente interessante se pensiamo che la maggior parte dei canali social utilizzati non sono legati al mondo dell’agricoltura ma sono piattaforme generaliste. Infatti il 25.7% dei consulenti usa quotidianamente Facebook e il 16.5% LinkedIn per la loro attività professionale. Le previsioni meteo, consultate quotidianamente dal 35.2% degli agricoltori e dall’11.9% dei consulenti, sono protagoniste dell’utilizzo di app – su mobile o su web – da parte di entrambi i campioni (82.5% dei consulenti e 80.5% degli agricoltori che usano app e/o web application). Gli altri servizi di cui usufruiscono maggiormente attraverso app i consulenti in agricoltura sono aggiornamenti riguardo a norme o eventi di settore (36.6%), il riconoscimento di avversità (36.3%) e il quaderno di campagna (27.8%). Resta, questo delle app, uno strumento che viene identificato dal 19.9% di tecnici e periti come fondamentale da sviluppare per agevolare gli operatori del settore agricolo del futuro. Seguono il GPS applicato all’agricoltura di precisione (17%) e le centraline agro-meteo (15.7%). Interessante notare come i droni sono identificati come strumenti da implementare dal 15% dei consulenti, una percentuale decisamente più bassa del 43% degli agricoltori.
«La nostra presenza ad EIMA – ha dichiarato Ivano Valmori, CEO e fondatore di Image Line – rappresenta un’importante occasione di confronto e condivisione sulle opportunità dell’agricoltura digitale. Grazie alla collaborazione con Nomisma, Image Line continua a leggere i profondi cambiamenti che sta vivendo il settore: la trasformazione digitale oggi coinvolge tanto l’azienda agricola quanto le attività di professionisti come i contoterzisti».