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CHINA
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tecnologie per l’agricoltura, i costruttori italiani, alcuni dei quali
giàpresenti inCina conpropri impianti produttivi,si candidanoa
svolgereun ruolodi primopianonel compartoagromeccanicodel
colosso asiatico. Il comparto dei trattori e dellemacchine agri-
cole ha vissuto nel 2014 un andamentomolto positivo, con le
esportazioni italiane che hanno toccato il puntomassimo negli
ultimi dieci anni, in valore (65milioni di euro) +23%. E i dati Istat
relativi ai primi cinquemesi del 2015, lasciano intravedereunul-
terioremiglioramento rispetto al primato raggiunto nel 2014 vi-
sto che le esportazioni complessive di macchinario agricolo so-
no cresciutedel 53% (52,4milioni di euro).
L’”incognita valutaria”
La Cina dunque continua ad essere unmercato al quale guar-
dare conattenzione cercandodi approfondire lapercezionedel
cambiamento inatto; tuttavia il peggioramentodel quadrocon-
giunturale, divenuto evidente nelle ultime settimane, potrebbe
riflettersi sul compartoagromeccanico. Inquestosenso, lasva-
lutazione dellamoneta locale fino ad ora ancorata al dollaro, e
i pesanti e ripetuti cali di borsa, sono la conferma di un so-
stanziale rallentamento dell’economia cinese, la cui crescita,
secondo stime del FMI citate da fonti di stampa, dovrebbe ral-
lentareal 6,8%nel 2015eal 6.3%nel 2016, cioéal livellopiù
bassomai toccato negli ultimi vent’anni. Se e come tale crisi
si riverbereràsull’economia reale,equindi sulladomandadi be-
ni e servizi, non è ancora chiaro, così come non è chiaro quali
settori potrebberoesserne colpiti e inqualemisurapotrebbe ri-
sentirne ilmercatodellameccanizzazione. Almomento, l’unico
dato certo sembra essere proprio quello relativo alla svaluta-
zione del renmimbi che, di fatto, ha resomeno competitive le
importazioni di macchine agricole, non soltanto quelle dal no-
stroPaese. Nei prossimimesi saràpossibile capire see come
cambierà lastrutturadelladomandadimezzimeccanici per l’a-
gricolturaequali player saranno in gradodi raccogliere la sfida
posta dai profondi cambiamenti in atto, puntando proprio su
quella domanda di tecnologie d’avanguardia tanto necessarie
al rafforzamento dell’agricoltura cinese.
Giovanni M. Losavio
the agromechanical sector of theAsian giant. In2014 the trac-
tor sector and the agricultural machinery experienced a posi-
tive trend,with Italian exports reaching their peak over the last
decade, in value (65million euros).
And the ISTAT figures for the first five months of 2015, point
to a further improvement on the record reached in 2014 see-
ing that total exports of agriculturalmachinery climbedby 53%,
52.4million euros.
The “currency uncertainty”
China continues to be a market to be observed carefully, to
deepen the perception of the change underway.
The worsening of the economic conditions, which became ev-
ident in recent weeks, could be reflected on the agromechan-
ical sector.
The devaluation of the local currency pinned until now to the
dollar, and the heavy and repeated drops in the stock ex-
change, are the confirmation of a substantial slowdown in the
Chinese economy, whose growth, according to IMF estimates
cited by media reports, is expected to slow down to 6.8% in
2015 and 6.3% in 2016, i.e. the lowest level ever reached in
the last twenty years. If and how this crisis will reverberate
on the real economy, and thus on demand for goods and ser-
vices, is not yet clear, nor is it clear which areasmight be af-
fected and to what extent themechanizationmarket may be
affected.
At themoment, the only certainty seems to be the devaluation
of the renminbi that, in fact, has made less competitive the
imports of agricultural machines, and not just those from our
country.
In the coming months it will be possible to understand
whether and how the structure of demand for agricultural me-
chanical equipment will change, andwhich playerswill be able
tomeet the challenge posed by the profound changes taking
place, focusing precisely on the demand for cutting-edge tech-
nologies that are necessary to the strengthening of Chinese
agriculture.
Giovanni M. Losavio
ERCATI
M
50
MW
n. 7_9/2015
