Vangatrici Gramegna, prestazioni elevate anche su terreni difficili
Novità in arrivo nel segmento della lavorazione del terreno dove la Gramegna – azienda di Borni (Pavia) specializzata nella produzione di vangatrici, trinciasarmenti e zappatrici – tiene a battesimo una nuova linea di vangatrici destinate alle grandi aziende agricole e ai contoterzisti. È la serie 40, studiata dai tecnici dell'impresa lombarda per lavorare penetrando a fondo nel terreno, anche in condizioni difficili come nel caso di suoli molto bagnati o molto secchi. Equipaggiate con snodi superiori dotati di cuscinetti e tenute speciali, le vangatrici 40 offrono rendimenti di alto livello persino in presenza di residui colturali grazie ad una luce libera particolarmente elevata. Tra i punti di forza dell'ultima nata di casa Gramegna, si segnalano un telaio ultra-resistente e una presa di potenza posteriore, che permettono all'operatore di utilizzare la vangatrice in abbinamento con altre applicazioni per la preparazione immediata del letto di semina. Sulla serie 40 l'impresa di Broni ha previsto tre modelli di larghezza compresa tra 3 e 4 m adatti a trattori a partire da 130 cavalli (96 kW). Rispetto ad altri tipi di lavorazioni – precisa la Gramegna con una nota – la vangatura presenta numerosi vantaggi sia dal punto tanto della qualità quanto dei consumi. Rispetto all'aratura, ad esempio, previene il formarsi di quel fondo liscio e compatto che si produce quando il vomere taglia le zolle e che determina condizioni poco ideali per uno sviluppo ottimale delle piante. La vangatrice infatti non esercitando sulle zolle un'azione di taglio (ma di “strappo”) lascia un fondo poroso e permeabile, che agevola la traspirazione del terreno e l’assorbimento dell’acqua.