Mercato Italia ancora in fase negativa
I dati sulle vendite nel primi cinque mesi dell'anno indicano una decisa contrazione delle immatricolazioni che per le trattrici segnano un -6,6%. In calo anche i rimorchi (-6,4%) e le trattrici con pianale di carico (-30%). Unica tipologia di macchine in crescita è quella delle mietitrebbiatrici con un incremento del 10,6%, ma riferito ad un numero di unità relativamente limitato
Non si arresta la caduta del mercato delle macchine agricole, che, dopo un 2014 in negativo (-4,4%), nel periodo compreso tra gennaio e maggio 2015 fa registrare una nuova flessione per trattrici, motoagricole e rimorchi. E’ quanto emerge dai dati elaborati da FederUnacoma sulla base delle immatricolazioni registrate presso il Ministero dei Trasporti, che indicano un calo del 6,6% per le trattrici (7.728 macchine vendute contro le 8.271 dello stesso periodo 2014), del 6,4% per i rimorchi (3.600 contro 3.846) e del 30% per le trattrici con pianale di carico (292 contro 417). L’unica tipologia di macchine in controtendenza è quella delle mietrebbiatrici che mettono a segno un incremento del 10,6% ma si tratta di un dato comunque riferito ad un numero di unità relativamente limitato (94 contro 85).
Al di là del dato medio nazionale, si notano nel bilancio dei cinque mesi andamenti differenti da Regione a Regione, con una crescita complessiva delle immatricolazioni di trattrici in Campania (+16,2%, con un saldo positivo di 63 unità), Piemonte (+6,1%, pari a +64 unità), Toscana (+3%) e nelle Marche dove, rispetto allo stesso periodo del 2014, le vendite di trattrici sono aumentate di 45 unità con un incremento percentuale pari al 18,6%. Lazio e Veneto, invece, si confermano sostanzialmente sui livelli del 2014 facendo registrare - rispettivamente - un incremento dell’1,4% e un decremento dello 0,7% (in entrambi i casi il saldo attivo o passivo è di sole 6 unità). Ma nelle altre regioni italiane, specie quelle a vocazione agricola, il mercato continua a soffrire. L’Emilia Romagna, in particolare, tra gennaio e maggio ha visto precipitare le immatricolazioni di trattrici al di sotto delle 650 unità con una contrazione del 27,2%, di gran lunga superiore dunque al dato medio nazionale. Flessione a doppia cifra anche per la Lombardia che segna un -19,5% (738 macchine vendute nei cinque mesi contro le 917 del 2014) e per il Trentino dove il calo è stato del 19,3% (406 contro 503). Stessa linea di tendenza per la Puglia, dove il calo della vendite è stato leggermente speriore (-20,3%) per un saldo negativo di ben 147 unità.
Se nei mesi prossimi non si dovesse verificare un’inversione di rotta, il mercato nazionale delle trattrici che tra il 2004 e il 2014 si è pressoché dimezzato (-43%) passando da più di 31.700 a poco meno di 18.200 unità vendute, potrebbe raggiungere un nuovo minimo storico. Il Presidente di FederUnacoma Massimo Goldoni torna a chiedere politiche incisive per il rilancio del comparto. Nello scenario italiano – sostiene Goldoni - i Piani di Sviluppo Rurale rappresentano il principale canale di finanziamento per il rinnovamento del parco macchine delle nostre aziende agricole. Tuttavia è necessario che le procedure di assegnazione dei fondi vengano rese più snelle, sulla base di quanto accade in Germania e Francia dove i fondi europei hanno dimostrato di essere un efficace strumento a sostegno della competitività.