Si chiama "Duo-Wing-Jet", il nuovo nebulizzatore di Martignani
Ridurre al minimo la dispersione di sostanze chimiche nell’ambiente durante i trattamenti antiparassitari. E’ questo l'obiettivo che si sono posti i tecnici della ravennate Martignani quando hanno messo a punto il nebulizzatore pneumatico elettrostatico M-612 “Duo – Wing – Jet”, una applicazione che recupera il prodotto combinando l’attrazione elettrostatica tra la vegetazione e le microgocce nebulizzate, con la funzionalità di due speciali schermi protettivi a cuscino d’aria (senza alcun riciclo di miscela antiparassitaria) che producono un effetto anti-deriva ed uno anti residui chimici. L'azione antidispersione di M-612 – in cui gli erogatori elettrostatici assegnano alle microgocce la medesima carica elettrica di modo che esse vengano attratte dalla vegetazione ma si respingano tra loro – è resa ancora più efficace proprio dai due schermi protettivi pressurizzati ad aria (regolabile), il cui compito è quello di eliminare, grazie al cuscino d'aria effuso dalle pareti, le gocce che fossero sfuggite al campo elettrostatico. A seconda delle diverse fasi fenologiche delle coltivazioni, l'operatore può regolare volumi, velocità e incidenza dei flussi d'aria degli erogatori elettrostatici così come le dimensioni delle microgocce. Inoltre, grazie al nebulizzatore Martignani l'utilizzatore può stabilire volta per volta il dosaggio del trattamento in funzione delle differenti caratteristiche delle piante, in modo tale da non dover raccogliere o riciclare alcuna frazione liquida residua, con l'ulteriore vantaggio di disporre di una miscela ottimale, sempre integra. Cosa che non avviene – precisa la ditta romagnola in una nota tecnica - quando le misture fuoriuscite dalla vegetazione vengono riciclate e riutilizzate per altre lavorazioni. Secondo dati del costruttore, con l'innovativa tecnologia di M-612 “Duo – Wing – Jet” è possibile non solo risparmiare fino al 90% dell'acqua usata per le lavorazioni, fino al 70% in termini di tempo e manodopera, e fino al 45-50% di principi attivi, ma soprattutto eliminare i residui chimici dai raccolti.