Macchine agricole, il nuovo Regolamento europeo
La nuova normativa, che modifica la “Direttiva macchine” del 2006, è entrata in vigore lo scorso giugno, al termine di un complesso iter negoziale avviato nel 2021. Per i costruttori di macchine agricole il regolamento si applicherà dal 20 gennaio 2027
Il Regolamento (UE) 2023/1230, relativo alle macchine e che abroga l’attuale Direttiva macchine 2006/42/CE, è stato pubblicato a fine giugno 2023. Il nuovo Regolamento è il risultato di un percorso avviato nel 2021 dalla Commissione europea che, pur confermando l'efficacia e la coerenza della direttiva, ha ritenuto di doverne aggiornare alcuni aspetti. Le principali novità riguardano le regole specifiche sulle tecnologie digitali quali l’intelligenza artificiale e la sicurezza informatica. Inoltre, la Commissione ha scelto il regolamento come strumento legislativo, invece della direttiva, per garantire una applicazione identica nei diversi Stati membri. Il Regolamento è già entrato in vigore, ma per i costruttori di macchine si applicherà a partire dal 20 gennaio 2027; dunque, fino a quella data, le macchine dovranno ancora essere immesse sul mercato sulla base di quanto previsto alla Direttiva 2006/42/CE.
I certificati e le dichiarazioni CE. Una situazione particolare è quella dei certificati di esame CE, i quali mantengono la propria validità fino alla loro scadenza temporale, anche se successiva al temine previsto dal nuovo regolamento (il 20 gennaio 2027, appunto). Attenzione però: se al prodotto in questione, si dovesse applicare anche uno solo dei requisiti di nuova introduzione, o modificati dalla nuova normativa, in tal caso il termine di scadenza del certificato seguirà la data di applicazione stabilita dal Regolamento (UE) 2023/1230, vale a dire il 20 gennaio 2027.
Per quanto riguarda le Dichiarazioni di conformità: «Le disposizioni del nuovo regolamento comprendono, modificandole, tutte quelle della Direttiva attualmente in vigore, pertanto è possibile già da oggi progettare e realizzare i prodotti tenendo in considerazione i requisiti del nuovo Regolamento, pur emettendo la dichiarazione secondo la Direttiva attuale. La Guida Blu alla legislazione comunitaria dà al paragrafo 2.11 una soluzione utile per gestire le dichiarazioni di conformità a ridosso della data di applicazione». Tra le novità del Regolamento (UE) 2023/1230 è da notare che le macchine che richiedono particolari procedure di valutazione di conformità (quelle citate all’allegato IV della Direttiva attuale) sono raccolte in allegato I, diviso in due parti. Nella parte A sono elencate le macchine per cui è obbligatoria la certificazione con intervento dell’Ente notificato; invece, per le macchine in parte B, nel caso in cui la norma armonizzata di riferimento esista e copra tutti i rischi applicabili, è possibile procedere con l’autocertificazione.
Le istruzioni diventano digitali. Un’altra importante novità riguarda il formato delle istruzioni: il nuovo regolamento infatti prevede in modo esplicito la possibilità di fornirle in formato digitale. Unica eccezione è quella relativa alle macchine che possono essere usate da un consumatore (a prescindere da quanto indicato dal costruttore): in tal caso, almeno le informazioni essenziali di sicurezza sono obbligatoriamente da fornire in cartaceo. Le norme di riferimento dei vari prodotti definiranno quali siano tali informazioni essenziali.
Il concetto di “modifica sostanziale”. Nel Regolamento macchine è stato introdotto il concetto di “modifica sostanziale”, con i relativi obblighi per i soggetti che la realizzano. Nel merito, secondo il nuovo Regolamento, la persona che apporta una modifica sostanziale alla macchina o a un prodotto correlato è considerata un fabbricante ed è soggetta ai relativi obblighi. Invece, non è considerato un fabbricante l’utilizzatore non professionale che effettui per uso proprio una modifica sostanziale alla propria macchina o prodotto collegato.
Sicurezza e valutazione rischi: entra in gioco l’IA. Atra novità rispetto all’attuale “Direttiva Macchine” è quella relativa ai “componenti di sicurezza” (art. 3) che, diversamente da quanto previsto dall’attuale normativa, possono essere sia fisici che digitali, compreso un software. Diversi, inoltre, i requisiti essenziali di sicurezza e tutela della salute (di seguito RESS) che sono stati modificati e aggiunti (Allegato III), in particolare al fine di affrontare rischi specifici delle macchine, inerenti alle nuove tecnologie digitali. Entrando nel dettaglio, sono stati modificati i RESS relativi all’ergonomia (1.1.6); ai sistemi di comando (1.2.1); all’accesso alle postazioni di lavoro per la manutenzione (1.6.2); alle istruzioni per l’uso, con riferimento alle vibrazioni (2.2.1.1); ai sedili (3.2.2); alle batterie d’accumulatori (nuovo requisito per le batterie con ricarica automatica per macchine mobili. 3.5.1); alle macchine mobili o prodotti correlati mobili autonomi (3.6.3.3). Oltre alle modifiche dei RESS esistenti, il Regolamento (UE) 2023/1230 ne ha introdotti di nuovi: l’1.1.9 sulla protezione dall’alterazione (o in altri termini, cybersecurity), il 3.2.4 sulla funzione di supervisione e il 3.5.4 sul rischio di contatto con linee elettriche aeree sotto tensione. Ove appropriato, la valutazione dei rischi deve comprendere anche i pericoli connessi al comportamento – autonomo e in evoluzione – delle macchine. La normativa si riferisce all’Intelligenza Artificiale (IA), ma occorre precisare che i sistemi IA sono catalogati tra quelli “ad alto rischio” (Allegato I parte A) solo se continuano ad apprendere e a modificare il loro comportamento anche dopo l’immissione sul mercato. Infine, i principi di integrazione della sicurezza (RESS 1.1.2.) sono stati modificati per consentire agli utilizzatori di verificare le funzioni di sicurezza delle macchine. Per i costruttori di macchine agricole, quindi, il Regolamento avrà sicuramente un impatto, sia da un punto di vista formale che sostanziale. In particolare, dato l’incremento esponenziale della diffusione di tecnologie digitali nella meccanizzazione agricola, i costruttori dovranno essere pronti ad affrontare i nuovi requisiti su cybersecurity ed intelligenza artificiale e, di conseguenza, anche i regolamenti specifici che la Commissione sta sviluppando in merito.