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Trattori, nel 2024 calano le vendite nei principali mercati

L’incertezza legata ai conflitti in Ucraina e in Medio Oriente, l’incremento dei prezzi di acquisto e l’aumento dei tassi d’interesse rallentano il mercato, che tra i mesi di gennaio e luglio registra cali in Europa, Stati Uniti, India e Turchia

a cura della Redazione
luglio - agosto - settembre 2024 | Back

Il mercato europeo delle trattrici chiude i sette mesi del 2024 con una flessione dell’11,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quanto indicano le rilevazioni periodiche del CEMA, il comitato dei costruttori che riunisce le associazioni nazionali dei Paesi europei.

Secondo i dati diffusi dal Comitato – presentati a Roma lo scorso 10 settembre nel corso della conferenza stampa di EIMA International 2024, tenutasi presso la sede dell’ICE – nei mesi considerati le vendite di trattrici agricole hanno superato le 125 mila unità, con un andamento diversificato a seconda delle classi di potenza. Ad essere penalizzate, infatti, sono state soprattutto quelle superiori a 37 kW, che hanno lasciato sul terreno il 9% (in ragione di circa 114 mila mezzi venduti) mentre le gamma di bassa potenza, quelle cioè fino a 37 kW, hanno dimostrato una buona tenuta, incrementando del 4,5% con 58.600 macchine di nuova immatricolazione.

La contrazione delle vendite ha interessato la maggioranza dei Paesi europei, ma con alcune rilevanti eccezioni. Considerando soltanto i principali mercati nazionali, l’andamento vede una sostanziale stabilità della Germania, che con circa 18.500 unità immatricolate conferma gli stessi volumi del 2023, e un rimbalzo della Spagna. Dopo un 2023 complicato, il mercato iberico ha infatti registrato una ripresa degli acquisti, cresciuti del 9,9% tra gennaio e luglio (4.600 macchine). Non altrettanto positivo l’andamento di Francia e Gran Bretagna: se il mercato francese è comunque riuscito a contenere le perdite al 4,9% (17.400 unità), quello britannico registra un passivo del 11,7% con poco più di 7.700 macchine vendute.

Per quanto riguarda, infine, l’andamento dei mercati extraeuropei, i dati sembrano confermare la congiuntura non favorevole per due fra i principali Paesi: nelle statistiche di vendita aggiornate a luglio, infatti, gli Stati Uniti segnano una contrazione nelle vendite di trattrici pari all’11.9% e l’India un calo, sempre per le trattrici, dell’8,7%.

La flessione nel mercato europeo e nei principali mercati esteri – è stato spiegato nel corso della conferenza – dipende da fattori congiunturali, vedi in particolare l’aumento del prezzo delle macchine dovuto alla crescita dei costi di produzione, dei trasporti e della logistica, e in generale dall’incertezza determinata dalle variabili geopolitiche e dai conflitti in corso in Ucraina e in Medio Oriente, ma la domanda resta potenzialmente alta. «Le previsioni per il periodo che va dal 2024 al 2027 – ha spiegato la presidente di FederUnacoma Mariateresa Maschio nel corso della conferenza stampa – indicano per il mercato delle trattrici un incremento medio annuo del 4,9% a livello mondiale. Non diverso l’andamento delle altre tipologie di mezzi, e che entro il 2027 si prevedono in crescita del 5,4% annuo».

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