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Macchine agricole, cresce l'export italiano

La crescita globale del mercato agromeccanico traina anche le esportazioni italiane che crescono del 20,8% nel settore delle trattrici e del 19,8% nel segmento delle macchine operatrici e delle attrezzature. Il 2022 si presenta con molte incognite, relative soprattutto alle conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina

a cura della Redazione
marzo/aprile 2022 | Back

 

La crescita del mercato mondiale delle macchine agricole, registrata lo scorso anno, traina anche le esportazioni italiane che nel 2021 segnano incrementi consistenti. Negli undici mesi da gennaio a novembre, secondo i dati ISTAT, le vendite all’estero di mezzi meccanici per l’agricoltura mostrano un incremento complessivo in valore pari al 20% (le trattrici crescono del 20,8%, le altre macchine del 19,8%), superando la soglia dei 5,1 miliardi di euro. Da gennaio a novembre ­– è stato evidenziato nel corso della conferenza stampa tenuta a Fieragricola da FederUnacoma – la quota più consistente delle nostre esportazioni è stata assorbita dai mercati francese (694 milioni), statunitense (563 milioni) e tedesco (514 milioni) che insieme rappresentano il 35% di tutto l’export italiano. Più marginali, nella geografia delle esportazioni italiane, ma in crescita in termini percentuali sono le quote destinate a Russia ed Ucraina, i Paesi coinvolti nel drammatico conflitto attualmente in corso.

Le esportazioni di trattrici e macchine agricole italiane in Russia, a lungo considerato come mercato mercato emergente, indicano negli undici mesi da gennaio a novembre 2021 un valore pari a 124 milioni di euro, con una crescita del 29% rispetto all’anno precedente, mentre i dati sull’export in Ucraina indicano un valore complessivo di 63 milioni di euro, con una crescita del 52%. Si tratta di volumi ancora limitati (pari rispettivamente al 2,4% e all’1,2% del totale delle nostre esportazioni) ma con una dinamica molto promettente, prima del repentino cambiamento di scenario.

Quanto all’andamento complessivo esportazioni va rilevato come questo abbia subito – a causa della crescita dei costi di produzione industriale – una flessione nella seconda parte dell’anno rispetto alla prima, sia pure mantenendo indici positivi (nei primi mesi dell’anno l’export di trattrici era salito del 57%, per poi scendere al 20% rilevato a novembre). Ciò si riflette sulla produzione delle industrie, che al buon andamento del mercato nazionale hanno sommato il buon andamento dei mercati esteri, e che stimano una crescita complessiva del fatturato nell’anno in corso intorno al 19% (riferito a trattrici, macchine operatrici, attrezzature agricole, macchine per il giardinaggio e la cura del verde e componenti), passando dagli 11,5 miliardi del 2020 a 13,7 miliardi stimati per il 2021.

Le indagini previsionali per il 2022 formulate ad inizio anno indicavano incrementi di fatturato in Europa nei primi sei mesi, ma la crisi militare Russo-Ucraina si impone oggi come una variabile molto influente per l’economia nel suo insieme, con effetti ancora difficili da misurare.

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