EIMA 2024, l'esposizione mondiale dell'agromeccanica
Presentata presso la sede centrale dell’ICE a Roma la 46a edizione della grande kermesse della meccanica per l’agricoltura e la cura del verde. Il mercato mondiale è in crescita e la domanda è destinata ad aumentare negli anni prossimi. Sempre più numerosi i Paesi che investono in tecnologie per l’agricoltura, e che richiedono programmi specifici di cooperazione tecnica e commerciale
La rassegna dell’EIMA si conferma uno degli eventi più “internazionalizzati” nel panorama fieristico mondiale. L’esposizione delle macchine, delle attrezzature e della componentistica per l’agricoltura e la cura del verde – che tiene a Bologna dal 6 al 10 novembre prossimo la sua 46a edizione – conterà su operatori provenienti da 150 Paesi, dagli Stati Uniti alla Thailandia, dall’Australia alla Nigeria, fino alle Bahamas.
La Federazione dei costruttori italiani FederUnacoma, che è organizzatore diretto dell’evento, prevede che l’edizione 2024 possa eguagliare, e forse superare, quella precedente (2022), quando i visitatori complessivi sono stati 327 mila, dei quali 57 mila esteri. Questo il messaggio lanciato nel corso della conferenza stampa svoltasi questa mattina a Roma nella sede dell’Agenzia per il commercio estero ICE, trasmessa in diretta streaming agli operatori dell’informazione e ai responsabili comunicazione e marketing delle industrie che parteciperanno alla rassegna.
La conferenza si è aperta con i videomessaggi del Ministro dell’Agricoltura del Governo italiano Francesco Lollobrigida e del presidente dell’ICE Matteo Zoppas, e con l’intervento del Direttore Generale dell’ICE Lorenzo Galanti. Nel corso del suo intervento, il ministro Lollobrigida si è soffermato sulla forza della rassegna di Bologna. «Eima è un evento straordinario non solo per l’elevato numero di visitatori, ma per la gamma di tecnologie e innovazioni proposte. Eima – ha detto il ministro – è la rappresentazione di un sistema forte di imprese e di persone, che credono in quello fanno, portando avanti la qualità». Il presidente dell’ICE, Matteo Zoppas, ha invece sottolineato la stretta collaborazione tra l’Agenzia e l’associazione dei costruttori per la promozione del made in Italy sui mercati globali. «Insieme a FederUnacoma, tra le altre attività, stiamo lavorando per sviluppare l’export del settore anche come previsto dal Piano Mattei, promosso dal Governo Meloni, che ha indicato una netta priorità nello sviluppo degli standard delle tecnologie agricole nei Paesi Africani insieme alla gestione idrica e alla coltivazione dei terreni», ha spiegato Zoppas. «L’Agenzia ICE sostiene le aziende dell’agritech italiano con un’ampia serie di iniziative che includono l’incoming, collettive, missioni e business forum, workshop e progetti formativi. Il comparto delle macchine agricole – ha aggiunto il presidente dell’ICE - vale circa 10 miliardi di euro di export nel 2023, con una crescita del 10% rispetto al 2022 e del 40% sul 2019, superiore all’aumento delle esportazioni italiane nel loro complesso. È una categoria business to business di alto valore tecnologico dove la leadership italiana è un valore indiscusso». Del resto, dopo Germania, USA e Cina è l’Italia il quarto esportatore mondiale di macchine agricole, come il direttore generale dell’Agenzie, Lorenzo Galanti. «Il settore rappresenta una vera eccellenza della tecnologia Made in Italy. In particolare – ha detto Galanti- ci viene riconosciuta una competenza specifica e distintiva nel segmento della piccola e media coltivazione che riguarda produzioni come le colture ad alto valore aggiunto, che richiedono tecnologie specifiche». «Come ICE siamo orgogliosi di supportare EIMA, appuntamento di rilevanza internazionale, portando in fiera oltre 400 operatori e 40 giornalisti esteri, frutto del grande lavoro degli uffici ICE nel mondo. Un impegno – ha concluso il direttore - mirato a generare concrete occasioni di incontro tra operatori per sostenere la grande qualità dell’industria agromeccanica italiana». Della partnership tra FederUnacoma e Agenzia ICE ha parlato anche la presidente della Federazione, Maria Teresa Maschio. Tale collaborazione – è stato sottolineato - permetterà di realizzare, nell’ambito della prossima EIMA, un programma di incontri business-to business con oltre 450 operatori economici da 80 nazioni, selezionati dalle sedi estere dell’Agenzia e organizzati sulla base dell’interesse specifico di ciascun operatore per le diverse merceologie presenti. «Il mercato mondiale delle macchine agricole nel 2023 si è attestato intorno ai 164 miliardi di dollari – ha ricordato la Presidente di Mariateresa Maschio – dei quali 57 miliardi relativi alle trattrici agricole, 73 miliardi relativi alle altre tipologie di macchine e attrezzature, e 34 miliardi attribuiti alla componentistica di settore. I dati sul commercio mondiale di trattrici indicano una crescita negli ultimi 15 anni pari al 4,7% annuo, ma la domanda di macchinario è destinata a crescere ulteriormente». Gli investimenti nella meccanica agricola sono infatti necessari, e coinvolgono un numero di Paesi sempre maggiore, giacché l’agricoltura rappresenta un settore strategico per la sicurezza alimentare, ma anche per la fornitura di materie prime per l’industria e per l’energia.
«Se il business di settore è storicamente concentrato nei quattro grandi mercati rappresentati da India (oltre 900 mila trattrici immatricolate nel 2023), Cina (380 mila), Stati Uniti (250 mila) ed Europa (158 mila) – ha detto la presidente di FederUnacoma – in prospettiva la domanda di macchinario crescerà in Paesi come il Brasile, l’Argentina, l’Australia, l’Indonesia, la Turchia e molti altri». «Questa è la ragione per la quale un evento fieristico come EIMA International ha tanta rilevanza – ha concluso Mariateresa Maschio – la ragione per la quale la presenza di operatori esteri, Paese per Paese, promette di essere sempre più estesa e qualificata».