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Speciale

Carlotti, alta specializzazione nella raccolta delle patate

di Fabrizio Sereni
Gennaio 2014 | Back

Negli spazi espositivi della bolognese Carlotti, a Fieragricola, il focus è sulle macchine scavapatate e scavaraccoglipatate. Tra le prime spicca la gamma KMC, cinque modelli leggeri e robusti (KMC 650 monofila, 750 NT, 1300, 1450, 1600) per bassi regimi di potenza. Sono mezzi concepiti per eseguire lavorazioni delicate su una o più file contemporaneamente (larghezza massima di 1,8 metri), ma – soprattutto – per agevolare le operazioni di manutenzione (hanno una struttura modulare). La parte anteriore di scavo è formata da un vomere a vanga con più marre (il numero varia in base al modello) e da due dischi tagliaerba: non appena estratte dal vomere, le patate vengono adagiate su un nastro dove gli scuotitori provvedono alla loro pulizia per depositarle sul terreno in un'andana centrale. Gli scavapatate della serie KMC-R (1450, 1600, 1800) presentano tutte le caratteristiche vincenti dei KMC, ma sono ancora più performanti perché equipaggiati con rulli tastatori anteriori che permettono all'applicazione di lavorare su qualsiasi tipo di terreno e di mantenere costante la profondità di scavo. Invece, nel comparto degli scavaraccoglipatate i riflettori sono puntati sulla serie Green – sviluppata dalla Carlotti con l'obiettivo di trattare un prodotto non completamente maturo – e sulla linea Spring. I due modelli Green (650/5) sono compatti e ad alto rendimento, e in più offrono un'elevata manovrabilità, resa possibile dalla pompa collegata direttamente alla PdF del trattore (senza cardano), dallo spostamento del timone e dalle ruote sterzanti. Le operazioni di scavo e raccolta vengono gestite dal posto guida della trattrice attraverso quattro leve idrauliche che controllano il raccoglitore, lo spostamento del timone, lo sterzo delle ruote e il muletto porta bin. Due valvole idrauliche posizionate sulla macchina regolano la velocità di rotazione del nastro raccoglitore e dell'ampio nastro di cernita. Prestazioni e lavorazioni delicate sono i punti di forza della linea Spring (ALX-R, 750/20-R e 750/35): applicazioni ad una fila con tramoggia a fondo mobile, studiate per consentire ai tuberi di salire in modo continuo sul nastro a riccio (così si evitano salti) e per separare il prodotto dalla terra in modo non aggressivo.

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