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Bioeconomia

Capraia Smart Island 2024

Capraia Smart Island è un laboratorio di idee "green" accreditato ben oltre i confini dell'Isola. Sui terrazzamenti di Capraia, come di analoghe realtà isolane, la meccanizzazione può fornire soluzioni tecnologiche con cui facilitare le operazioni colturali. EIMA International darà voce alle esigenze agromeccaniche di questi affascinanti territori

di Matteo Monni
maggio - giugno 2024 | Back

Nel maggio scorso per due giorni consecutivi, in una delle perle del Parco Nazionale dell’arcipelago toscano, si è tenuta l’ottava edizione del Capraia Smart Island. Un evento che a partire dal 2017 tratta con una visione sistemica e con grande passione i tanti temi dello sviluppo sostenibile. Il progetto, nato spontaneamente da un gruppo di lavoro composto da esperiti di primo livello (CNR, Kyoto Club, ITABIA, Comune di Capraia, Ente Parco) coordinati da Sofia Mannelli (presidente dell’Associazione Chimica Verde Bionet), è oggi un laboratorio di idee "green" accreditato ben oltre i confini dell'Isola. Basti pensare che nel 2023 tale iniziativa è stata insignita del riconoscimento “Blue Award Island” dalla “Mission Restore our Ocean and Waters” della Commissione Europea. Il grande e meritevole lavoro fatto, ha portato sull’isola in poco meno di dieci anni centinaia di esperti (ricercatori, imprenditori, politici) per dialogare sui temi della transizione ecologica che a partire dall’isola di Capraia sono facilmente applicabili a tanti altri contesti analoghi, giacché molti degli ostacoli di tipo geografico e morfologico che caratterizzano le isole minori dell’arcipelago si ritrovano anche in ambiti montani. Il meeting di quest’anno si è articolato in due giornate ricche di incontri e confronti sul tema dell’agricoltura eroica e dell’opportunità di associarla alla nascita di distretti biologici. La prima giornata ha visto infatti il coinvolgimento diretto di esperti nazionali e di funzionari regionali dell’Assessorato Agricoltura con i quali hanno potuto confrontarsi diversi giovani imprenditori agricoli, locali e non, i quali hanno scelto – con coraggio e consapevolezza – di aderire alla logica del distretto biologico. La seconda giornata è stata dedicata interamente al Progetto "Agri-Culture" che, sviluppato nell’ambito del Bando Borghi del PNRR, punta a favorire la transizione verde di questa splendida isola, coinvolgendo e rafforzando la comunità che la popola. In tale ottica si sono trattati gli aspetti salienti di quanto “messo a terra” (ma anche a mare) a partire dalla costituzione del Distretto Biologico di Capraia, fino alla presentazione del libro: "Voci della Comunità dell’Isola di Capraia - Memoria storica e cultura gastronomica". Nel descrivere 114 ricette in 190 pagine, il testo fa capire quanto la storia della cucina di un luogo coincida con la sua cultura e quanto le tradizioni siano da tutelare per mantenere, in un costante percorso evolutivo, le identità che caratterizzano il territorio. Quindi, pur essendo un ricettario, questo testo non è un semplice libro di ricette. Infatti, gli autori hanno svolto complesse ricerche negli archivi storici, ricostruendo in modo filologico le radici di una cultura culinaria – agricola e marinaresca insieme – e ascoltando le voci di una comunità fortemente impegnata nella valorizzazione della propria memoria e di un territorio unico.

In piena sintonia con il taglio dato al Capraia Smart Island di quest’anno è stato l’intervento di Simona Rapastella, direttore generale di FederUnacoma, che è intervenuta in videoconferenza. «La Federazione continua a dare il patrocinio all’iniziativa Capraia Smart Island perché è consapevole dell’importanza di tornare sui temi dello sviluppo sostenibile e dell’agricoltura come valore imprescindibile di ogni territorio», ha affermato Rapastella aggiungendo che «il ruolo dell’agromeccanica in questi temi diventa sempre più strategico proprio per sviluppare politiche agricole volte alla tutela della biodiversità, dello sviluppo sostenibile di territori e produzioni ad alto valore aggiunto». Nel corso del suo intervento, il direttore della Federazione si è soffermato sull’importanza strategica delle rassegne fieristiche, eventi fondamentali non solo per valorizzare ma anche per raccontare al grande pubblico l’eccellenza e la versatilità produttiva dei costruttori italiani. «Nel contesto di EIMA International ci teniamo a mostrare anche le macchine che, grazie al progresso tecnologico, sono sempre più adeguate ai contesti sfidanti come quelli delle isole minori. Ambiti che, fino a qualche anno fa, sembravano esclusi dalla possibilità di ricorrere all’utilizzo di una meccanizzazione adeguata e che oggi sono diventati per le nostre aziende un importante target di mercato. Un target vocato alla salvaguardia della biodiversità, del paesaggio e di tante comunità che conservano un vasto patrimonio culturale da tutelare per consegnare un futuro possibile alle nuove generazioni». Proprio per questo, il progetto Capraia Smart Island sarà protagonista anche alla 46ª edizione di EIMA International (dal 6 al 10 novembre prossimo) dove si parlerà anche di agricoltura eroica. Tra le numerose iniziative in cantiere, è in via di organizzazione un workshop finalizzato a mettere in rete le isole minori del Mediterraneo – in particolare quelle italiane dell’Arcipelago toscano e delle Eolie, e quelle greche delle Sporadi – ed a promuovere un efficace trasferimento di buone pratiche sul fronte della bioeconomia circolare.

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