Versatilità, prestazioni e tecnologia per la trivella serie 80 della Selvatici
Ad Agritechnica, negli spazi espositivi della Selvatici, riflettori puntati sui tradizionali best seller della ditta bolognese – tra cui la bucatrice Aeroking serie 300.50, le vangatrici serie 200 e la Bivanga serie 120.80 – ma, soprattutto, sulla trivella serie 80 "snodata special/3" con coclea vigneto da 50 centimetri.
Si tratta un'applicazione a spostamento laterale idraulico (1,3 metri a destra e sinistra) dotata di inclinazione longitudinale controllata, di inclinazione trasversale e di un invertitore del moto; caratteristiche che fanno della serie 80 una macchina ideale per interventi sugli impianti già esistenti.
Ma il catalogo della casa di San Lazzaro di Savena non si esaurisce con questo modello, anzi. La gamma della Selvatici, frutto di un'evoluzione che prosegue ininterrottamente da oltre quarant'anni, comprende infatti numerose attrezzature, concepite per soddisfare le più diverse esigenze operative.
La gamma delle applicazioni Selvatici si presenta con oltre mille punte perforanti, con diametro da 10 a 100 centimenti, per profondità che partono da 50 centimetri per arrivare fino a due metri.
Differenziata è anche la loro architettura costruttiva, modulata sul tipo di impiego al quale esse sono destinate: dalle punte per sassi a quelle con doppia spirale per la sabbia, dalle punte tubolari per i pali a quelle coniche per i vasi, fino ai modelli a picchi per la lavorazione delle pietre, e alle punte a vomere per interventi all'interno dei vigneti.
Le trivelle Selvatici si distinguono, inoltre, per l'alto contenuto tecnologico, grazie alla disponibilità di ben quatto gamme di riduttori. Riduttori che l'impresa di San Lazzaro di Savena aggiorna costantemente con l'obiettivo di offrire al mercato attrezzature sempre più efficaci e produttive.
