Focus
Sarchiatrici Progress, progettate per i interventi "heavy duty"
di Giacomo Di Paola
marzo - aprile 2017 | Back
L'azienda Fissore di Marene, che esporta circa la metà della propria produzione all'estero, soprattutto Francia, Spagna, Svizzera, Germania, Grecia, Ungheria e Canada, è da tempo un punto di riferimento per il tessuto produttivo del Cuneese. È riuscita a diventarlo grazie ad una sapiente strategia imprenditoriale che ha puntato su una ben calibrata diversificazione produttiva. Quella della Fissore, infatti, è una gamma ad elevata specializzazione che annovera, accanto ad applicazioni per la manutenzione stradale invernale (lame sgombraneve e spargisabbia per trattori agricoli), macchine per la lavorazione del terreno quali spandiconcime pneumatici interfilare, pompe idrovore, scavafossi rotativi e pale per trinciato. Ma comprende, soprattutto, le sarchiatrici della linea Progress, indicate per la coltivazione del mais su terreni particolarmente duri e compatti. Presentati ufficialmente alla fiera della meccanizzazione agricola di Savigliano (CN), i modelli Progress sono equipaggiati con un'ancora studiata per lavorare il terreno sino ad una profondità di 30 centimetri e con un rullo in grado di rompere le zolle precedentemente sollevate dall'applicazione. La versione base della sarchiatrice Progress, disponibile a tre, quattro e sei file, può essere arricchita con un cassone inox spandiconcime della capacità di mille litri, che consente di ottenere una corretta posa del concime alla base della pianta. È presente, su questa linea di modelli, un sistema idraulico che provvede al ribaltamento e alla chiusura degli elementi esterni per il trasporto su strada.