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Giardinaggio

Potatura degli alberi ornamentali con la tecnica del tree climbing

Questa tecnica viene utilizzata, in particolare, per le potature su alberi ad alto fusto non raggiungibili altrimenti. Il tree climbing prevede che l’operatore, adeguatamente equipaggiato, si arrampichi sul tronco per raggiungere la chioma ed eseguire gli interventi richiesti

di Pietro Piccarolo
ottobre - novembre 2024 | Back

La potatura eseguita con la tecnica del tree climbing, o potatura acrobatica, si è sviluppata negli USA all’inizio del secolo scorso per poi diffondersi anche in Europa e in Italia. L’operatore, con adeguata imbragatura e sostenuto da corde, raggiunge la chioma dell’albero e si muove al suo interno, eseguendo così le necessarie operazioni di potatura e di manutenzione. A differenza degli interventi con piattaforme aeree che comportano interventi solo all’esterno della chioma, con il tree climbing l’operatore può raggiungere i diversi punti all’interno della stessa.

Si ricorre a questa tecnica per eseguire potature su alberi ad alto fusto non raggiungibili con il cesto di una piattaforma elevatrice; su alberi a strapiombo su scarpate o su sponde fluviali e, più in generale, dove manca lo spazio per intervenire con piattaforme elevatrici. Ma si ricorre al tree climbing anche per abbattere alberi ad alto fusto in posizioni per le quali la caduta non è ben controllabile; per consolidare alberi danneggiati dalla neve o affetti da malattie; per monitorare alberi a rischio caduta; per sfoltire la chioma al suo interno. Occorre infatti avere presente che gli alberi ad alto fusto vanno periodicamente potati, sia per mantenerne la corretta forma e migliorarne l’estetica, sia per eliminare i rami superflui e i rami secchi (i quali rappresentano peraltro un pericolo per le persone), in modo da favorire la penetrazione della luce e la circolazione dell’aria all’interno della chioma. Nel definire gli alberi urbani come alberi ornamentali, va detto che l’aggettivo ornamentale è riduttivo. Infatti l’albero urbano non solo ha una funzione estetica ma svolge tutta una serie di funzioni ecosistemiche, dalla riduzione dell’inquinamento alla difesa dagli eventi climatici e dalle ondate di calore. Per questo è importante la loro cura e la corretta gestione.

Arboricoltore e “tree grimper”. È dimostrato che gli sforzi cui sono sottoposti i potatori arrampicatori per scalare l’albero e operare all’interno della chioma sono molto elevati, sia sul piano cardiaco, sia su quello delle sollecitazioni articolari e muscolari. Inoltre, è alto il rischio di incidenti, anche gravi, in quanto si opera in quota con un equipaggiamento che comporta l’impiego di attrezzi da taglio. Per ridurre questi rischi, da un lato si opera sulla formazione degli operatori, dall’altro sull’evoluzione delle attrezzature necessarie alla scalata e agli interventi da eseguire. Dal 2006 è entrato in vigore il D.Lgs 2035/2003, in seguito confluito nel D.Lgs 81/2008, che obbliga i lavoratori in quota su funi a possedere una certificazione abilitante, rilasciata da formatori accreditati. Questi operatori devono quindi ottenere la certificazione attraverso corsi di formazione specializzati, nei quali vengono sostanzialmente impartite lezioni sull’arboricoltura, per apprendere la scienza e la tecnica di gestione degli alberi; sulle tecniche di base ed avanzate di arrampicata con corde sugli alberi; sull’uso della motosega e di altri attrezzi utilizzati nel tree climbing; sull’abbattimento di alberi in particolari situazioni di rischio, attraverso tagli successivi in modo da potere controllare la caduta di ogni singolo pezzo della pianta.

Chi pratica gli interventi sugli alberi con la tecnica tree climbing è quindi un professionista abilitato che, oltre alla buona forma fisica, ha buone conoscenze e competenze relative non solo all’arrampicata sugli alberi ma anche all’arboricoltura. Durante l’intervento, gli operatori sono almeno due: uno sull’albero, l’altro a terra. Importanti sono i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI). Oltre a casco, protezione auricolare e occhiali, quando si opera con motosega tutto l’abbigliamento, giacca, pantaloni, guanti e scarponi, deve essere antitaglio. Tutti i DPI devono riportare la marchiatura europea CE, che attesta l’idoneità all’utilizzo per il quale vengono impiegati. I DPI e tutte le attrezzature di cui diremo e che vengono impiegate nel tree climbing devono essere regolarmente e periodicamente controllate per verificarne l’idoneità all’uso.

Accesso all’albero. Per accedere all’interno della chioma vi sono tre modi possibili: con piattaforma elevatrice, con scala, con corda direttamente da terra. La piattaforma elevatrice, nei casi in cui è possibile l’installarla, può essere utilizzata quando l’altezza degli alberi è superiore ai 15 metri, al fine di ridurre lo sforzo del potatore per la salita. La prima operazione è quella di fissare l’ancoraggio della fune sull’albero. L’operatore non dovrà mai scavalcare il cesto, lasciandone l’appoggio solo quando sarà completamente agganciato. Anche il manovratore della piattaforma deve essere persona specializzata per questa operazione. La scala può facilitare l’ascensione per alberi di media dimensione. È importante che il terreno sia sufficientemente sodo e pianeggiante e la scala deve avere la corretta inclinazione.

La salita libera con corda direttamente da terra può essere eseguita con diverse tecniche, avvalendosi di adeguate attrezzature Essa rappresenta la fase che comporta il più elevato dispendio di energia. Per questo, si raccomanda, per le ascensioni superiori ai 15 metri, di attuare almeno due pause per consentire il recupero di energia. Il footlock, – letteralmente, “chiudere con i piedi” – è la tecnica usata con corda doppia. Si tratta di bloccare la corda durante l’ascensione facendo una “S” attorno ai piedi al fine di ottenere un punto di appoggio. Con le mani si va ad afferrare la corda in un punto più alto, in modo da elevarsi e ripetere l’operazione con i piedi. Alternando il movimento di mani e piedi è possibile salire velocemente. È comunque una tecnica molto faticosa, rispetto alla quale è possibile adottare metodi alternativi, con sistemi di bloccaggio per i piedi, che rendono la salita meno faticosa.

Attrezzature per l’accesso e gli spostamenti all’interno della chioma. Negli ultimi anni notevole è stata l’evoluzione delle attrezzature necessarie ad effettuare in sicurezza il tree climbing. Di seguito vengono richiamate le attrezzature essenziali.

L’imbragatura da arrampicata è indossata intorno al corpo e garantisce il sostegno in sospensione e l’arresto in condizioni di sicurezza in caso di caduta; è dotata di una cintura di attacco collegata all’imbragatura. Big shot, è la fionda che viene utilizzata per lanciare il sagolino (sacchetto ripieno di palline di piombo) che deve consentire l’aggancio della fune all’albero. La fionda viene normalmente utilizzata per alberi con altezza superiore ai 15 metri, diversamente il lancio è manuale. Le corde che vengono impiegate sono di diverse tipologie e sono realizzate e progettate per specifici utilizzi e per garantire determinati requisiti, come la forza di arresto e il carico di rottura in caso di caduta. La longe, è un pezzo di corda collegata agli anelli dell’imbragatura. Viene resa regolabile da un sistema bloccante, ed è utilizzata nella movimentazione all’interno della chioma. I moschettoni o anelli di sicurezza, utilizzati per collegare le corde all’imbragatura e all’albero forniscono punti di ancoraggio aggiuntivi. Ovviamente l’operatore è equipaggiato con uno zaino porta-attrezzi dove vengono collocati i diversi strumenti di potatura.

Attrezzi per la potatura. Gli attrezzi che il tree grimper normalmente utilizza per la potatura sono il seghetto, l’asta telescopica con seghetto, la motosega. Il seghetto manuale è normalmente a lama curva e consente il taglio nei due versi (avanti e indietro), ha impugnatura di gomma morbida antiscivolo ed è dotato di custodia con scatto di sicurezza per evitare la fuoriuscita automatica. La motosega deve essere leggera, preferibilmente a batteria, e a lama corta. Le cosiddette motoseghe “top handle”, utilizzate a una sola mano, sono progettate ergonomicamente per essere specificatamente impiegate su piattaforma elevatrice e nel tree climbing.

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