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Macchine agricole: "filo diretto" con l'Albania

Nel quadro di un accordo di cooperazione fra enti italiani e albanesi si darà vita, alla metà di giugno a Tirana, ad una fiera dedicata alla meccanizzazione agricola. Il Paese balcanico presenta un parco macchine largamente insufficiente, e la cooperazione con l'industria italiana promette sviluppi significativi. Il presidente di FederUnacoma Massimo Goldoni sottolinea il ruolo dei costruttori italiani e la caratura dei soggetti istituzionali coinvolti

a cura della Redazione
Febbraio 2014 | Back

 

Si terrà a Tirana dal 13 al 15 giugno prossimo la prima edizione di “EIMA South East Europe”, un evento espositivo dedicato alla meccanizzazione agricola che segnerà l’avvio di una cooperazione tra Italia e Albania in un settore strategico per l’economia del Paese balcanico. Promosso dalla Federazione italiana dei costruttori di macchine agricole FederUnacoma e dall’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, l’evento si basa su un accordo con il Ministero dell’Agricoltura albanese, il Politecnico di Tirana, con l’Associazione albanese degli operatori della meccanizzazione Avalb, e avrà il supporto tecnico dell’Ente fieristico di Bari. L’iniziativa è strutturata in due giornate di mostra statica, che si svolgeranno presso il Tirana Expo Center – moderna struttura in grado di ospitare eventi fieristici al coperto – ubicata a 5 km dal centro della città, e una giornata dedicata alle dimostrazioni in campo, che si terranno presso un’azienda agricola sperimentale di proprietà dell’Università di Agraria localizzata nelle vicinanze dell’aeroporto di Tirana. L’evento si inserisce nel programma quadriennale varato dal Governo albanese per il rilancio dell’agricoltura, che si avvale anche dei fondi comunitari di preadesione destinati ai Paesi in predicato di entrare a far parte dell’Unione Europea. Lo sviluppo della meccanizzazione agricola è fondamentale per l’agricoltura albanese, che evidenzia un forte ritardo nella dotazione di mezzi meccanici sia in termini quantitativi sia in termini di qualità delle tecnologie. I dati FAO sul parco agro-meccanico stimano un totale di 7.900 trattrici operanti nel Paese e di circa 750 mietitrebbiatrici, e gli stessi dati sull’interscambio fra Italia ed Albania indicano volumi relativamente modesti. Nella media degli ultimi anni, infatti, il Paese balcanico ha acquistato dall’Italia circa 200 trattrici l’anno (fonte FederUnacoma su dati Istat) per un valore intorno ai 600 mila euro annui; e un quantitativo di altro macchinario agricolo per un peso complessivo di circa 1.200 tonnellate annue, pari ad un valore medio di 2,1 milioni di euro. Leggendo questi dati si può comprendere come il mercato albanese possa essere uno sbocco interessante per le industri italiane del settore, visto che da un lato avrà bisogno di sostituire un parco macchine obsoleto, e dall’altro dovrà introdurre, in tutte le fasi colturali e di lavorazione tecnologie ad oggi assenti nel Paese. Secondo stime del Governo, la Repubblica avrà bisogno nei prossimi anni di non meno di 14.000 trattori a ruote a doppia trazione, di potenza compresa tra 50 e 70 Cv, con potenza massima fino a 90 Cv. Ciascun trattore dovrà azionare quattro o cinque differenti tipologie di attrezzature, dagli aratri alle seminatrici dalle roto imballatrici fino ai rimorchi.

«Il volume degli scambi fra Italia e Albania è destinato a crescere per effetto di questa campagna di rilancio dell’agricoltura e di questa fiera della meccanizzazione – osserva il Presidente dei costruttori italiani Massimo Goldoni – e grazie all’ottima reputazione che i nostri prodotti hanno sui mercati internazionali». «Ma l’elemento qualificante di questa iniziativa – aggiunge Goldoni – è soprattutto il coinvolgimento delle istituzioni e di organismi di prestigio internazionale, in primo luogo l’Istituto agronomico mediterraneo, che rappresenta un centro d’eccellenza nella formazione e nello studio delle problematiche dell’agricoltura del bacino, e poi l’ente fieristico di Bari, con il quale già condividiamo l’organizzazione di Agrilevante e che abbiamo voluto coinvolgere per il suo know how specifico sugli aspetti logistici ed operativi».

 

BOX - Fondi ammodernamento aziende agricole

 

Per promuovere l’ammodernamento delle imprese agricole il Governo albanese sta realizzando un articolato programma di interventi. Grazie ad un provvedimento legislativo di recente emanazione è oggi possibile, nel Paese balcanico, acquistare macchine agricole con l’esenzione dall’IVA, mentre è in discussione una proposta per l’abbattimento delle accise sul carburante agricolo. Il Ministero dell’Agricoltura albanese potrà inoltre contare sui fondi comunitari derivanti dalla seconda fase del programma IPARD (Instrument for Pre-Accession Assistence in Rural Development), che ammontano a 7 milioni di euro. Inoltre, tramite la cooperazione italiana allo sviluppo, saranno disponibili ulteriori 3 milioni di euro per il miglioramento della filiera olivicola ed è attiva, per lo sviluppo delle PMI albanesi, una linea di credito di 25 milioni di euro (di cui 18,4 già utilizzati) per l’acquisto di beni strumentali e servizi di provenienza italiana. Una seconda tranche di questa linea di finanziamento, per un importo di 15 milioni di euro, è in fase di ratifica.

 

 

 

 

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