L'innovazione, "filo rosso" di Fieragricola
La 112ªedizione della rassegna fieristica veronese punta sull'innovazione e sulla specializzazione delle tecnologie per il settore primario. Spazio ai temi politici e alla meccanica agricola, anche in forza della rinnovata collaborazione con l'associazione dei costruttori FederUnacoma
L’innovazione come motore della sostenibilità e delle nuove sfide dell’agricoltura. È il filo rosso che accompagna la 112ª edizione di Fieragricola di Verona, in programma da mercoledì 3 a sabato 6 febbraio 2016.
Produrre di più con meno, per declinare nella fase della produzione i principi della «Carta di Milano», in cui l’accesso a un cibo sano, sicuro e nutriente diventa un diritto dei popoli. Impossibile mettere in pratica questi principi senza il contributo dell’agricoltura e delle nuove tecnologie.
«Fieragricola 2016 si candida a dare risposte concrete agli espositori e ai visitatori – afferma il presidente di Veronafiere, Ettore Riello –. Non dimentichiamo che, con 48 miliardi di euro, l’Italia è il terzo paese agricolo d’Europa, dopo Francia e Germania, e vanta una forte diversificazione e un’elevata specializzazione delle proprie filiere produttive, alcune, come olivicoltura e vitivinicoltura, ad alto valore aggiunto».
In primo piano pac e agricoltura di precisione
L’appuntamento di Veronafiere, in particolare, sarà l’occasione per confrontarsi sulla nuova Politica agricola comune, che assegna all’Italia una dote di circa 27 miliardi di euro per il Primo pilastro (Pagamenti diretti e Ocm unica) e 10,4 miliardi di euro per il Secondo pilastro (Sviluppo rurale). «Sono risorse significative – commenta Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – in grado di sostenere gli investimenti delle imprese agricole verso una competitività ormai su scala globale, ma rispetto alla quale l’agricoltura Made in Italy può confrontarsi sul terreno della qualità, grazie a 269 prodotti Dop, Igp e Stg e a 523 vini Doc, Docg e Igt». L’innovazione in agricoltura è anche nel mirino del governo, che recentemente ha annunciato con lo stesso ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina l’intenzione di dare avvio al Piano nazionale per lo sviluppo dell’agricoltura di precisione.
Grande spazio alla meccanica agricola
All’interno dei quattro padiglioni che Fieragricola dedica alla meccanica agricola – e che si rafforzano grazie alla rinnovata collaborazione con FederUnacoma, la Federazione italiana dei costruttori di macchine agricole – due ospiteranno le macchine specializzate per il vigneto e il frutteto, coltivazioni che caratterizzano il paesaggio e l’agricoltura italiani e che hanno un mercato significativo anche all’estero. Il ricco programma di appuntamenti rivolti ai vitivinicoltori saranno organizzati in collaborazione con UIV (Unione Italiana Vini). Da segnalare i workshop pratici sulla “potatura soft” della vite organizzati con il supporto de L’Informatore Agrario.
Il rilancio della meccanizzazione agricola, che nel 2014 ha risentito di una frenata delle esportazioni (-8,2%, per un valore complessivo di 1,415 miliardi di euro), passa attraverso un’offerta sempre più su misura. Strategica in questo senso è proprio la collaborazione tra Fieragricola e FederUnacoma, finalizzata a migliorare l’offerta fieristica su scala nazionale e nel contesto delle grandi manifestazioni internazionali dedicate al settore primario, delle quali Fieragricola fa parte.
Sarà ulteriormente potenziata l’area dimostrativa per macchine e attrezzature agricole (pieno campo e vigneto) con focus su sostenibilità e innovazione con particolare riferimento alla minima lavorazione e alla semina su sodo; precision farming (sistemi di ausilio alla guida, mappe di raccolta e sistemi informativi elettronici di bordo).
I big data per una nuova rivoluzione verde
Un altro fattore che potrebbe innescare una nuova “Rivoluzione Verde” riguarda l’uso dei cosiddetti big data. Il nuovo corso è iniziato grazie a quegli agricoltori che possono contare su grandi dimensioni, negli Stati Uniti, in Russia, in America Latina. In Italia i protagonisti potrebbero essere con maggiore probabilità gli imprenditori agromeccanici, che in fatto di robotica, informatica, agricoltura di precisione possono contare su macchinari e tecnologie all’avanguardia. I benefici si annunciano significativi, non solo in termini economici, ma anche ambientali: una maggiore conservazione del suolo, un risparmio delle risorse idriche, una riduzione dei tempi di lavorazione con conseguente risparmio del carburante, un monitoraggio della fertilità dei terreni (con contenimento degli agrofarmaci) e delle rese in campo.
La «new entry»: i droni
Fieragricola nell’edizione 2016 assicurerà spazio anche ai droni, strumenti che in alcune aree stanno dispiegando la loro efficacia, come nel monitoraggio dei vigneti e delle coltivazioni in aree impervie, dove le macchine o l’uomo avrebbero maggiori difficoltà, o anche nella lotta integrata alla piralide del mais in Pianura Padana o nella mappatura delle superfici a pomodoro.