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Reportage

Fieragricola 2016, un bilancio positivo

La 112ma edizione della rassegna veronese ha visto la presenza di 130 mila visitatori, con una quota crescente di operatori esteri. Mille aziende ed una superficie impegnata di circa 50 mila metri quadrati sono i numeri che rafforzano il ruolo della kermesse veronese nel panorama fieristico nazionale e internazionale. Fra le iniziative per il monitoraggio dei mercati esteri anche un "focus" dedicato all'Africa

a cura della Redazione
Febbraio - Marzo 2016 | Back

L’edizione 2016 di Fieragricola, che si è svolta a Verona dal 3 al 6 febbraio scorso, si è conclusa con un bilancio positivo. Nei quattro giorni della rassegna 130 mila visitatori hanno affollato il quartiere fieristico per una “full immersion” nelle innovazioni tecnologiche per l’agricoltura soprattutto nel campo della meccanica e dell’elettronica applicata. Questa edizione, la 112ma nella lunga storia della rassegna veronese, ha visto crescere le presenze professionali e la qualità degli operatori, provenienti non soltanto dalle regioni settentrionali ma anche dal centro e sud Italia. Ma soprattutto ha visto crescere la presenza di operatori stranieri, che hanno raggiunto una quota pari al 15% del totale dei visitatori. Mille aziende espositrici hanno messo in mostra le proprie tecnologie e seicento capi zootecnici hanno animato la sezione dedicata all’allevamento. Nove padiglioni e due aree esterne sono stati impegnati, per un totale di 50 mila metri quadrati netti, nei quali erano rappresentate tecnologie e prodotti per ogni comparto agricolo, dalla zootecnia alle energie rinnovabili, dalle sementi agli agrofarmaci, dai sistemi per vigneto e frutteto, fino alla cura del verde e all’attività forestale. «È un bilancio positivo – ha dichiarato il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese – che consolida il ruolo di Fieragricola quale piattaforma di riferimento per un settore strategico, ma che necessita di ulteriore promozione e rilancio. Il nostro impegno per rendere la manifestazione ancora più orientata al business e all’internazionalità è stato premiato, prima di tutto dalle aziende espositrici, soddisfatte per il cambio di data e per la qualità dei buyer sempre presenti». In effetti, grazie anche alla rinnovata collaborazione con la federazione italiana dei costruttori di macchine agricole FederUnacoma e ad un più stretto rapporto con ICE Agenzia, la rassegna ha registrato un più alto livello di internazionalità, con operatori provenienti da numerosi Paesi dell’Europa occidentale, dell’Europa centro-orientale e dei Balcani. Importante in questa prospettiva di maggiore internazionalizzazione della rassegna il “Focus Africa” che è stato realizzato, e che ha messo in luce le opportunità di business nel continente, rafforzando la partecipazione di operatori dai Paesi dell’area settentrionale e dell’area Sub-sahariana. La rassegna, del resto, si presenta come occasione per monitorare l’andamento e le problematiche del settore primario, e le possibilità di cooperazione tra sistemi economici diversi. Questo dato è emerso anche nel corso del convegno inaugurale, che ha visto gli interventi del Ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, del presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, del presidente di Federalimentare, Luigi Pio Scordamaglia, del presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo, del vicepresidente di Confagricoltura, Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, di Paolo De Castro, della commissione agricoltura del parlamento europeo, e di Fabrizio De Filippis, docente di economia e politica agroalimentare all’università di Roma Tre. «Innovazione e sostenibilità rappresentano due parole chiave per il settore primario – ha detto nel suo intervento il Ministro Martina – perché dove c’è innovazione c’è capacità di generare reddito in maniera superiore rispetto al passato, e dove c’è sostenibilità c’è un grande valore in termini di competitività». «Credo che Fieragricola – ha detto ancora il Ministro – per la grande vocazione internazionale che riveste e per le sfide che lancia con le sue parole d’ordine di innovazione e sostenibilità sia assolutamente in linea con gli impegni e la responsabilità che come Governo portiamo avanti per il 2016».

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