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perdere d’attualità, e la riflessione deve continuare in sedi

appositamente deputate come quella del Millennium Goals

in cui si costruisce l’agenda delle priorità. Strumenti legi-

slativi come quello contro gli sprechi alimentari – ha evi-

denziato Maria Chiara Gadda - debbono valorizzare e met-

tere a sistema le buone pratiche che già esistono nelle fi-

liere agroalimentari e nella distribuzione dei beni. La stra-

tegia per evitare gli sprechi, del resto, è coerente con la fi-

losofia basilare dell’agricoltura – ha sostenuto Mario Gui-

di – che punta a valorizzare quanto più possibile la produ-

zione, conciliando redditività e sostenibilità. Un caso em-

blematico in questo senso è quello rappresentato dall’a-

zienda Nespresso – ha spiegato Fabio Degli Esposti – che

punta ad elevare il valore economico dell’intera filiera del

caffè, pagando ai produttori prezzi più alti e realizzando un

prodotto d’eccellenza maggiormente remunerativo sul mer-

cato. Tutte queste sono esperienze di grande utilità anche

in chiave politica – ha osservato in conclusione Goldoni –

perché superano l’approccio puramente solidaristico. Un si-

stema nel quale un gruppo di Paesi economicamente forti

producesse surplus agricoli per indirizzarli come pura e sem-

plice donazione verso i Paesi poveri sarebbe squilibrato e

non sostenibile nel tempo. Ogni Paese deve investire per lo

sviluppo della propria agricoltura – in questo senso è par-

ticolarmente significativa l’esperienza dei costruttori italia-

ni di macchine rappresentati da FederUnacoma – puntando

sull’introduzione di tecnologie meccaniche e promuovendo

modelli aziendali innovativi, commisurati alle esigenze spe-

cifiche delle tante realtà agricole presenti nel mondo.

and the achievement of an excellent product leading to greater re-

muneration on the market. Concluding his remarks, Goldoni noted

that all these experiences discussed are useful for the formation of

policy because they rise above self interest. A system in which eco-

nomically strong countries produce farm surpluses bound for poor

countries simply as donations would create a lack of balance and

not be sustainable over time. Every countries must develop its own

agricultural and in this connection, he added, especially significant

is the experience of Italian agricultural machinery manufacturers

aiming for the introduction of mechanization technologies and the

promotion of innovative machinery and equipment in line with the

specific requirements of the real conditions of farming in all parts of

the world.

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n. 7-9/2016

ATTUALITÀ