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Agroenergia

"Visitiamo le agroenergie": attività divulgative nel progetto Enama

Un articolato programma di visite agli impianti che utilizzano sistemi energetici a biomasse si è svolto nell'ottobre 2013, come corollario al vasto progetto per lo sviluppo delle bioenergie realizzato dall'ente nazionale per la meccanizzazione agricola. Gli impianti visitati da tecnici, studenti e giornalisti, sono stati ventidue, distribuiti in otto Regioni

di Natascia Maisano e Roberto Murano
Gennaio 2014 | Back

Il Progetto Biomasse, finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, si pone l’obiettivo di fornire gli strumenti tecnici, scientifici e finanziari necessari a consentire al comparto agricolo di attivare filiere agroenergetiche locali che possano contribuire al raggiungimento degli obiettivi previsti nel Piano di Azione Nazionale (PAN) per le energie rinnovabili.

Il Progetto è incentrato su una serie di azioni che comprendono la verifica dello stato dell’arte e delle potenzialità del settore e l’analisi critica degli accordi di filiera, ma soprattutto prevede la realizzazione ed il monitoraggio di impianti a biomasse che presentino caratteristiche innovative a livello di impianto o di modalità di organizzazione della filiera. Per la selezione degli impianti con le caratteristiche innovative più interessanti è stata effettuata una procedura a bando che si è conclusa nel mese di aprile 2010.

Il progetto è finalizzato a realizzare impianti che siano un esempio di buone prassi da divulgare nei confronti di tutti i soggetti potenzialmente interessati. Le azioni di divulgazione sono integrate da un’attività di monitoraggio, da parte dell’Ente nazionale per la meccanizzazione agricola Enama, degli impianti realizzati che deve servire ad evidenziare i punti di forza e di debolezza delle diverse tipologie di impianto.

Attraverso il bando è stato possibile contribuire al finanziamento di 41 impianti per la produzione di energia da biomasse agricole, dei quali allo stato attuale 36 sono stati conclusi e collaudati, con una potenza installata pari complessivamente a 23 MW e un potenziale di produzione di energia pari ai consumi di circa 60.000 famiglie.

La distribuzione territoriale degli impianti finanziati (tabella) evidenzia una netta predominanza delle regioni del Nord-Est tradizionalmente vocate all’utilizzo delle biomasse agricole per la produzione di energia elettrica, ma è incoraggiante la realizzazione di un numero non trascurabile di impianti anche nelle Regioni del Centro-Sud.

L’attività di monitoraggio avviata per i 21 soggetti che hanno concluso i lavori di realizzazione e hanno iniziato a produrre ed immettere in consumo energia elettrica, ha evidenziato che il 60% degli impianti ha una taglia inferiore alla soglia di 600 kW, ossia le dimensioni di impianto che saranno maggiormente privilegiate dalle nuove norme di incentivo alle fonti rinnovabili da poco entrate in vigore. Inoltre questi impianti di dimensioni minori coprono il loro fabbisogno di materia prima per l’80% con sottoprodotti e residui dell’attività agricola e zootecnica (effluenti zootecnici, pollina, siero, sansa e acque di vegetazioni, potature, scarti di verdure e melasso).

Praticamente questi impianti costituiscono il naturale completamento dei cicli produttivi aziendali, integrando e affiancando le produzioni agricole tradizionali senza entrare in contrasto con esse ma anzi contribuendo a rendere redditiva l’attività complessiva dell’azienda. Inoltre la produzione di questi impianti è indipendente da eventuali shock derivanti da aumenti imprevisti dei costi delle commodities poiché praticamente tutte le materie prime sono prodotte direttamente in ambito aziendale.

Il monitoraggio evidenzia anche l’utilizzo di sistemi di recupero dei fumi di scarico e del calore mediante impianti di teleriscaldamento dei locali aziendali (serre, impianti di essiccazione, fattoria didattica, strutture ricettive) a cui si associa l’impiego di tecniche di trattamento del digestato per l’abbattimento dei nitrati e per il suo utilizzo ottimale. Questi aspetti consentono di ridurre notevolmente l’impatto delle attività agricole tradizionali sugli ecosistemi locali.

Nell’ambito delle attività di divulgazione previste dal bando, Enama ha promosso l’iniziativa “Visitiamo le agroenergie” grazie alla quale nella settimana dal 21 al 27 ottobre 2013 è stato possibile visitare uno degli impianti realizzati per conoscere direttamente il loro funzionamento e le caratteristiche innovative. All’iniziativa hanno aderito 22 aziende localizzate in otto regioni e 13 differenti provincie ed hanno partecipato più di 100 visitatori tra cui studenti universitari e di istituti tecnici, titolari di aziende agricole, tecnici del settore e giornalisti.

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