RT 700, l'andanatore versatile dalla Roc
L’andanatore Roc RT 700 ha una larghezza di lavoro di 7 m e una larghezza di raccolta di 5,9 m e, come tutte le altre applicazioni della riminese Roc, si caratterizza per l’innovativo sistema di ranghinatura a nastro. La differenza principale rispetto alle macchine tradizionali è rappresentata sia dal sistema di raccolta – l’RT 700 carica il prodotto per poi trasportarlo su un nastro – sia dal posizionamento dell’applicazione che, a differenza degli altri andanatori può essere accoppiata alla trattrice tanto in posizione frontale (solo per utilizzo in campo) quanto in “retroversa”. Tale soluzione costruttiva presenta numerosi vantaggi poiché, oltre ad agevolare le operazioni su terreni poco estesi, permette di eliminare lo sfogliamento e la contaminazione del prodotto dovuti al calpestamento da parte delle ruote del trattore, migliorando sensibilmente la qualità del foraggio. Più in generale, il sistema di andanatura a nastro riduce l’effetto di sfogliamento che si può avere con i giro-ranghinatori tradizionali, poiché garantisce lavorazioni molto delicate. Il prodotto viene infatti caricato e depositato su un nastro per essere poi trasportato e scaricato centralmente lateralmente, riducendo al minimo gli interventi meccanici che possono farlo sciupare, ed evitando le possibili perdite di fieno causate da buchi o rotaie. Ma i vantaggi del sistema Roc si misurano anche dal punto di vista della ricrescita. In condizioni normali – spiega con una nota l’azienda romagnola – già dopo due o tre giorni dallo sfalcio, alcuni tipi di piante quali l’erba medica presentano una ricrescita costituita da piccoli gambi con alcune foglie. In questi casi l’utilizzo di macchine tradizionali può causare la rottura dei gambi, allungando i tempi di ricrescita e quindi di sfalcio; un allungamento dei tempi che a fine campagna può arrivare anche ad alcune settimane, specie nel caso in cui si dovessero effettuare cinque tagli.