Riunito a Bologna il Club della meccanica
Record di partecipanti per il 28° meeting del Club of Bologna tenutosi in occasione di EIMA 2018. Nuove tecnologie e servizi per il comparto meccanico-agricolo il tema conduttore dell'incontro. Assegnati i riconoscimenti del Pellizzi Prize. Già fissato a novembre in Germania il prossimo meeting
L’appuntamento numero 28 degli annuali meeting del Club of Bologna, l’organismo internazionale che raccoglie i maggiori esperti mondiali in tema di ingegneria e meccanica agraria, si è tenuto a Bologna in occasione di EIMA International nei giorni 10 e 11 novembre. L’incontro ha registrato il più alto numero di adesioni degli ultimi 10 anni, con la presenza di 71 partecipanti provenienti da 23 nazioni.
Il Club of Bologna è nato nel 1989, in occasione dell’edizione di allora della rassegna bolognese, per la volontà di FederUnacoma di dare vita ad un gruppo di lavoro accademico che si occupasse di strategie di meccanizzazione agricola a livello internazionale.
Il meeting 2018 è stato aperto dal saluto di benvenuto del presidente della Federazione, Alessandro Malavolti, ed ha analizzato le sfide e le criticità presentate dalle nuove tecnologie e dai nuovi servizi disponibili per la meccanizzazione agricola dei nostri giorni. L’argomento è stato declinato in tre diverse sessioni.
La prima ha riguardato la manutenzione delle macchine in remoto ed ha avuto come coordinatore Peter Pickel del Centro europeo di innovazione tecnologica John Deere. La seconda, la ricezione delle nuove tecnologie da parte degli utilizzatori, sotto la guida di Hermann Auernhammer dell’Università Tecnica di Monaco. Infine, la meccanizzazione specializzata per l’orticoltura, condotta dal Presidente del Club of Bologna, Paolo Balsari, docente presso il Dipartimento Disafa dell’Università di Torino.
Nel corso dell’assise è stata annunciata la costituzione di tre gruppi di lavoro che nel prossimo triennio dovranno elaborare programmi di attività specifici per lo sviluppo della meccanizzazione nei paesi africani, per un approccio sempre più etico nella costruzione e commercializzazione di macchine agricole, per la disseminazione di corrette ed efficaci applicazioni delle nuove tecnologie agricole da parte dei coltivatori.
Nella prima giornata del meeting sono stati assegnati i riconoscimenti del Premio Giuseppe Pellizzi, il contest intitolato alla memoria del “professore dei professori” di ingegneria e meccanica agraria italiani, ideatore del Club of Bologna, venuto a mancare nel 2012.
Giunto alla sua terza edizione, il concorso assegna agli autori delle tre migliori tesi di laurea in tema di meccanizzazione agricola di atenei mondiali – scelte fra quelle partecipanti – premi in denaro e la possibilità di prendere parte ai lavori del Club per i successivi cinque anni. Il primo premio è andato a Daeun Choi, della Pennsylvania State University (USA), per un sistema che utilizza gli infrarossi per conoscere in anticipo numero e stato di maturazione di limoni o arance presenti sui rami delle piante in coltivazioni di agrumeti. Il secondo premio è stato assegnato ad Andrii Yatskul, della University La Salle (Francia), per una metodologia di lavoro che offre una maggiore efficienza nel consumo energetico durante la semina.
Il terzo premio ha visto un ex aequo per l’italiano Marco Grella, dell’Università di Torino, per nuovi metodi di prova indiretti per la valutazione dell’effetto deriva nell’attività fitosanitaria in campo; e allo spagnolo Antonio Miranda, dell’Universita di Cordova, per un sistema che ottimizza l’applicazione di prodotti fitosanitari negli uliveti.
Le relazioni presentate durante i lavori del meeting e i poster di presentazione delle quattro tesi premiate sono disponibili nelle sezioni dedicate del sito clubofbologna.org. Il 29mo meeting del Club è già programmato per il 10 e 11 novembre prossimo ad Hannover, in occasione dell’edizione 2019 della rassegna fieristica Agritechnica.