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Normative

Procedure ISO, lo standard globale

In un mercato sempre più internazionalizzato le norme condivise sono determinanti per le attività industriali, e l'ISO si occupa a livello mondiale di armonizzazione delle normative. FederUnacoma ha ospitato nei mesi scorsi diverse riunioni dell'organizzazione, dedicate soprattutto alle macchine per la protezione delle colture

di Patrizia Menicucci
novembre 2017 | Back

La sede bolognese di FederUnacoma ha ospitato per la prima volta in Italia, nel mese di settembre, una serie di riunioni ISO – International Organization for Standardization – dedicate all’individuazione e alla condivisione di norme comuni dettagliate per l’utilizzo in sicurezza ed efficacia di macchine per la protezione delle colture (ISO/TC 23/SC6). La ISO – dal greco Isos, uguale – è la più importante organizzazione mondiale per la definizione di norme tecniche standard (claim: Great things happen when the world agrees), con sede a Ginevra. Attiva dal 1946, accoglie come membri le più importanti organizzazioni competenti in tema di standard di 162 Paesi, e in questi anni ha messo a punto quasi migliaia di norme internazionali che forniscono specifiche a livello mondiale per prodotti, servizi e sistemi, al fine di garantire qualità, sicurezza ed efficienza e facilitare il commercio internazionale. Le norme coprono ogni settore produttivo, dalla sicurezza alimentare all’agricoltura, dalla sanità alla tecnologia. Membro italiano dell’organizzazione è l’UNI – Ente Nazionale Italiano di Unificazione – associazione privata senza scopo di lucro riconosciuta in Italia e nella UE, che da quasi cento anni elabora e pubblica norme tecniche volontarie in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario. Nel campo specifico delle macchine e attrezzature utilizzate in agricoltura, giardinaggio e forestazione UNI ha demandato la gestione al suo ente federato CUNA (Commissione Tecnica di Unificazione nell’Autoveicolo), di cui FederUnacoma è un membro associato e punto di riferimento per la trattazione delle varie materie. Gli incontri di Bologna dello scorso
settembre hanno riguardato otto diversi gruppi di lavoro, specializzati nello
studio di normative specifiche per i diversi aspetti del comparto protezione colture. Al centro dei lavori la definizione di parametri dimensionali delle gocce irrorate, per consentire una maggiore efficacia dei trattamenti e ridurre fenomeni
di deriva (WG 13); la discussione delle problematiche tecniche connesse alla corretta agitazione della miscela all’interno della cisterna della macchina (WG 18); l’identificazione di una terminologia comune dei vari componenti (WG 19); la valutazione delle tecnologie di distribuzione aerea (WG 20). Ed ancora: la revisione della norma ISO 4254-6 che definisce le caratteristiche di sicurezza per l’operatore delle macchine irroratrici (WG 22), l’individuazione dei codici di colore identificativi degli ugelli, i componenti terminali nel circuito di irrorazione che creano gocce adeguate a raggiungere il bersaglio in modo ottimale (WG 23); i sistemi di trasferimento ottimale del prodotto fitoiatrico dal contenitore alla cisterna della macchina, per evitare perdite e contatto con l’operatore durante le operazioni (WG 24); i droni per la distribuzione di fitofarmaci (WG UAV). Il meeting è stato concluso da una sessione plenaria di tutti i partecipanti (rappresentanti di 24 paesi membri ISO e di 13 paesi osservatori). L’Italia è uno dei più importanti paesi produttori di attrezzature per il settore oggetto delle sessioni, e il programma delle varie giornate ha previsto anche visite tecniche presso aziende associate FederUnacoma, produttrici di macchine e accessori per la protezione delle colture. La prima visita ha riguardato il BGroup di Imola, azienda produttrice di macchine e attrezzature per l’agricoltura che nello stabilimento bolognese fabbrica barre da diserbo con il marchio Bargam. La seconda è stata presso la Annovi Reverberi di Modena, specializzata nella costruzione di pompe a membrana per l’agricoltura e di pompe a pistoni per il lavaggio industriale. La terza infine alla Arag – nella provincia emiliana di Rubiera – produttore mondiale di accessori per macchine da irrorazione e diserbo.

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