Olimac: il design grintoso di Drago GT
Piatti spannocchiatori ad apertura automatica, che si adattano alle diverse dimensioni degli steli, equipaggiati con dispositivo ammortizzante che attutisce l’impatto delle pannocchie; doppio trinciastocchi ad effetto forbice per una triturazione molto fine del prodotto; coclea sovradimensionata per una maggiore velocità di avanzamento, per mais allettato e secco, senza ostruzioni né perdite di granella. Questo è il pluripremiato Drago GT, il nuovo spannocchiatore mais Olimac che, dopo l’esordio a EIMA International 2016 e il riconoscimento come Novità Tecnica, debutta anche in Francia, al Sima di Parigi. Disponibile con una configurazione da quattro a ventiquattro file, fissa o ribaltabile, l’ultimo nato in casa Olimac si contraddistingue anche per il particolare assetto del gruppo-fila, il quale in fase di lavoro raggiunge un’angolazione di soli 18° rispetto al terreno. «Questa caratteristica – spiega con una nota tecnica la casa piemontese – si dimostra di grande importanza con la raccolta del mais allettato, perché evita che le pannocchie vengano sbalzate al di fuori della macchina». Non meno importante è la presenza di ben quattro frizioni (di solito gli spannocchiatori ne hanno una sola) ciascuna delle quali gestisce uno specifico movimento della testata, valorizzando in tal modo prestazioni e sicurezza della testata firmata dalla ditta piemontese. Da menzionare, poi, tra i plus costruttivi di Drago GT, l’utilizzo di ingranaggi conico-spiroidali derivati dall’automotive, che assicurano una perfetta trasmissione della potenza. Completano il profilo di questo modello un design aggressivo, decisamente accattivante, e una grintosa verniciatura nera che restituisce un’immagine di vigore e potenza.