New Delhi baricentro del vasto mercato asiatico
Tecnologie economiche e soluzioni specifiche per le coltivazioni dell'Asia e dell'Africa hanno caratterizzato l'esposizione indiana, che ha ospitato anche la Conferenza sul tema "Transforming agriculture through mechanisation"
La rassegna di EIMA Agrimach – che si è svolta a New Delhi e che è frutto della cooperazione italo-indiana – rappresenta la piattaforma ideale per le aziende italiane della meccanica agricola interessate a sviluppare le relazioni d’affari nel grande Paese asiatico. Ma rappresenta anche il crocevia per gli scambi commerciali tra Paesi dell’Asia, del medio e dell’estremo oriente nonché dell’Africa. Fin dalla sua prima edizione, nel 2009, EIMA Agrimach ha visto la presenza di delegazioni estere provenienti da tutti quei Paesi – dall’Iran al Kurdistan, dalla Corea al Kenya – che hanno in parte la necessità di acquisire una meccanizzazione economica e di facile manutenzione, in parte l’esigenza di conoscere le tecnologie specifiche per la produzione del riso e per le coltivazioni tipiche dei territori e dei climi asiatici e africani. Nell’edizione di quest’anno le delegazioni ufficiali, organizzate da FederUnacoma in collaborazione con l’Agenzia ICE, sono venute da Cambogia, Indonesia, Malesia, Myanmar, Thailandia, e Vietnam, oltre che da alcuni Paesi africani, presenti per iniziativa della FICCI e dell’UNIDO, come Marocco, Algeria ed Egitto, a conferma della caratura internazionale e del posizionamento strategico della rassegna di New Delhi. La cooperazione internazionale è del resto uno dei temi forti di EIMA Agrimach, come evidenziato anche dal programma dei convegni, in buona parte rivolto all’analisi delle esigenze di meccanizzazione e delle opportunità di cooperazione tra i vari Paesi. Nel corso della rassegna si è svolta la grande Conferenza sul tema “Transforming Agriculture Through Mechanisation” – realizzata da FICCI e FederUnacoma in collaborazione con il Ministero indiano dell’agricoltura e il Consiglio indiano della ricerca in agricoltura, con la partnership e il supporto della German Agribusiness Alliance e dell’Agenzia ICE – centrata sulle “Best practices” internazionali nella diffusione della meccanizzazione agricola. Nel corso dei lavori il responsabile FederUnacoma per le politiche comunitarie Marco Pezzini, ha descritto le linee guida della federazione per il mercato indiano, egiziano e dell’Africa sub-sahariana; mentre il responsabile FederUnacoma per i mercati esteri Fabio Ricci ha descritto le attività che l’associazione dei costruttori italiani realizza per intercettare la domanda di meccanizzazione proveniente soprattutto dai Paesi emergenti e per adeguare le caratteristiche tecniche dei propri macchinari alle esigenze dei diversi modelli di agricoltura.