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Giardinaggio

Motoseghe con motore a scoppio e a batteria

Le motoseghe si sono affermate come uno strumento indispensabile per un’ampia rosa di manutenzioni anche in ambiente urbano. L’evoluzione tecnologica punta a ridurre il peso della macchina mantenendone elevata la potenza. In crescita il segmento delle motoseghe a batteria, particolarmente versatili, ecologiche e silenziose

di Pietro Piccarolo
ottobre - novembre 2022 | Back

Il mercato delle motoseghe è in evoluzione sia nella domanda che nella qualità dell’offerta. In Italia, nei primi mesi dell’anno, a fronte di un calo delle macchine per il giardinaggio del 7,8% rispetto allo stesso periodo del 2021, anno però in cui vi era stato un forte rialzo dopo la stasi del 2020, la riduzione del mercato delle motoseghe è stata del solo 5,4%. Per il prossimo futuro si prevede che la spinta verso l’incremento della piantagione di alberi in città per fare fronte all’aumento delle temperature e a quello dell’inquinamento ambientale, incrementerà ulteriormente la domanda di queste macchine, specie da parte dei gestori del verde. In termini generali, gli elementi che indirizzano la scelta della motosega sono legati alla tipologia prevalente di utilizzo del mezzo, per cui vengono sostanzialmente considerati: il peso della macchina, la potenza del motore, la maneggevolezza e il confort nell’utilizzo, l’affidabilità e la sicurezza del servizio di assistenza.

 

 

Motoseghe con motore a scoppio

Il motore endotermico pressoché uniformemente adottato è quello con ciclo a 2 tempi, in quanto leggero, costruttivamente molto semplice, altamente affidabile e relativamente economico. Il combustibile di questi motori è una miscela tra benzina e olio.

Queste motoseghe possono essere suddivise in funzione della cilindrata e della potenza del motore a cui si lega la lunghezza della barra portacatena che funge da lama di taglio. Le macchine professionali di alta potenza hanno cilindrata superiore a 70 cm3, e potenze comprese tra 3,5 e 5,0 kW, a cui si associano barre di taglio superiori ai 50 cm. Il peso è di 6-7 kg.  In particolare quelle con cilindrata superiore agli 80 cm3, sono essenzialmente impiegate per l’abbattimento di alberi dalla base. Sempre a uso professionale sono le motoseghe di media-alta cilindrata, cioè con valori compresi tra i 50 e i 70 cm3, per potenze di 2,5-3,5 kW, aventi lunghezza di taglio fino a 50 cm e peso intorno ai 5 kg. Sempre destinate ai professionisti ma anche agli hobbisti sono le motoseghe con cilindrata medio-bassa, compresa tra 30 e 50 cm3, con potenza pari a 1,5-2,5 kW e peso dell’ordine dei 4 kg. Sotto i 30 cm3 troviamo le motoseghe definite leggere impiegate nella potatura di ulivi e piante da frutto ed anche dagli hobbisti.

L’evoluzione costruttiva di queste motoseghe è stata soprattutto indirizzata alla riduzione del peso, grazie all’impiego di nuovi materiali e alla realizzazione di cilindri più piccoli, meno pesanti, a cui si è associata una maggiore efficienza dei nuovi motori. Si sono così realizzate macchine più leggere di quelle del passato, più performanti e con un ottimo rapporto peso/potenza. Per fare un esempio, le attuali motoseghe con cilindrata di 50 cm3 forniscono le stesse prestazioni di quelle di 60 cm3 di 5-6 anni addietro. Per aumentare l’efficienza del motore si è ricorso alla gestione elettronica dell’alimentazione, agendo anche sul miglioramento della miscela olio-benzina. Si è anche operato sugli aspetti ergonomici, riducendo le vibrazioni mano-braccio e la rumorosità, ed agendo anche sulla ricerca del migliore equilibrio del mezzo al fine di renderlo più maneggevole e meno faticoso nell’utilizzo. Migliorie sono state portate anche alla catena aumentandone le prestazioni di taglio e migliorandone la lubrificazione. Anche per le motoseghe è possibile avere la geolocalizzazione della macchina e il sistema diagnostico di analisi e di manutenzione e riparazione da remoto. Si tratta però di soluzioni che hanno maggior significato per la gestione di una flotta di macchine.

Poiché la normativa europea per i piccoli motori endotermici prevede, per il 2025, l’applicazione della norma Euro 6 e anche la riduzione del rumore, le case costruttrici si preparano a rispondere adeguatamente a queste restrizioni, con una certa attenzione per la soluzione a batteria.

 

Motoseghe a batteria

Il mercato delle motoseghe a batteria è in continua evoluzione anche sotto la spinta di una domanda crescente. Le ragioni sono diverse. Anzitutto il miglioramento delle batterie al litio, divenute sempre più performanti, capaci di garantire una lunga durata con tempi di ricarica sempre più brevi. L’autonomia delle macchine di ultima generazione infatti può raggiungere e superare anche le 8-10 ore di lavoro, coprendo così l’arco di tempo di un’intera giornata. Per agevolare l’operatore, alcuni modelli hanno integrato il sistema di misura del livello di carica, che trasmette un segnale quando questo raggiunge il 10% del carico massimo. A questo si aggiunge il miglioramento costruttivo del mezzo, divenuto sempre più leggero (mediamente il peso è pari al 60-70% di un pari modello con motore a scoppio), facile da maneggiare ed ergonomico. L’avviamento si fa con un pulsante e, durante l’impiego, le vibrazioni mano-braccio sono molto contenute a tutto vantaggio della riduzione delle malattie muscolo-scheletriche degli operatori professionali. Infatti, la riduzione delle vibrazioni a livello dell’impugnatura nelle macchine a batteria rispetto alla versione endotermica di pari potenza è di circa 1 m/s2. Durante l’impiego non si hanno emissioni di CO2 ed il rumore è inferiore a quello prodotto dalle motoseghe con motore endotermico. Questo minor impatto rende il mezzo più adatto per essere impiegato in luoghi frequentati dal pubblico o con particolare suscettibilità, come possono essere gli ospedali o le case di riposo.

Grazie al miglioramento delle performance del motore e velocità della lama pari o anche superiore ai 20 m/s, le motoseghe a batteria forniscono prestazioni assolutamente comparabili a quelle con motore a scoppio. I modelli di minor potenza 1-1,5 kW, hanno una lunghezza di taglio di 15-20 cm, mentre quelli con potenza superiore arrivano a lunghezza di taglio di 40 cm. Una motosega a batteria con lunghezza di taglio da 15 cm e potenza di 1,2 kW, ha le stesse prestazioni della versione a scoppio da 30 cm3. Analogamente la macchina con una barra di taglio di 40 cm è equivalente alla versione con motore a scoppio da 40 cm3.

 

Cura e sicurezza di impiego

Indipendentemente dalla tipologia occorre prestare particolare cura alla motosega. In particolare: dopo ogni sessione di lavoro occorre praticarne la pulizia; la catena di taglio deve essere sempre lubrificata e pronta per l’uso; l’affilatura dei denti della catena va sempre controllata, così come sempre controllata deve essere la tensione della catena (una catena troppo tesa rischia la rottura, una poco tesa rischia di saltare).

Da non trascurare sono i sistemi di protezione individuali. Occorre cioè utilizzare: guanti di protezione antitaglio; occhiali o visiera di sicurezza; casco protettore, cuffia o auricolari; calzoni di protezione e stivali. è importante ricordarsi di tenere la macchina spenta durante i trasferimenti inserendo la lama nella guaina di protezione.

Sempre per aumentare la sicurezza d’impiego, alcune case costruttrici attuano e promuovono corsi di formazione in aula e in campo, avvalendosi anche delle nuove tecnologie didattiche, come il ricorso alla realtà virtuale, utilizzando simulatori di potatura e di abbattimento degli alberi.

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