Mercato in crescita per trattrici e macchinario agricolo
Immatricolazioni e vendite in aumento in Europa nel 2017 e buone prospettive per l'anno in corso. La Mother Regulation produce forti incrementi nelle immatricolazioni di trattrici con meno di 50 cavalli di potenza
Chiusura di anno sprint per il comparto europeo delle trattrici, che nel 2017 supera la ragguardevole quota delle 160 mila immatricolazioni con un aumento a doppia cifra sul 2016 (+12,8%). Lo rende noto un report del Cema, l’associazione europea dei costruttori di macchine agricole. La crescita dello scorso anno – evidenzia il Cema – è da attribuire soprattutto al picco registrato a dicembre nelle immatricolazioni delle trattrici, soprattutto di quelle con potenze fino a 50 cavalli. In questo segmento di mercato, infatti, l’incremento ha raggiunto livelli record con un +38,4% sull’anno precedente. Decisamente più contenute le dinamiche relative alle macchine con classi di potenza superiori ai 50 cavalli, dove la crescita sul 2016 si attesta al 6,4%. Secondo l’associazione dei costruttori europei, il boom di fine anno è dovuto all’entrata in vigore nell’Unione Europea, a partire dal 1° gennaio 2018, dei nuovi requisiti tecnico-costruttivi previsti dalla Mother Regulation (relativi, ad esempio, al sistema frenante e all’impianto di illuminazione) per le trattrici con potenza fino a 50 cavalli. «Quindi – spiega il Cema – per le aziende costruttrici è stato necessario immatricolare e commercializzare entro la fine del 2017 le macchine non in linea con i nuovi standard comunitari e per questo è fisiologico attendersi, nei primi mesi del 2018, un calo delle immatricolazioni». Il caso limite delle basse potenze si inserisce comunque nel solco di una tendenza positiva per l’intero comparto, anche a fronte della sostanziale tenuta del segmento “ammiraglie” dove le motrici con più di 300 cavalli si sono mantenute sui livelli del 2016.
L’unico settore in controtendenza è quello delle medie potenze, dai 100 ai 150 cavalli, che ha visto una leggera flessione delle immatricolazioni.
Dai trattori alle attrezzature, la crescita è trasversale
Tutti i principali mercati europei hanno chiuso il 2017 in territorio positivo, sia pure con alcune differenze sostanziali da un Paese all’altro, con la Danimarca a fare da locomotiva (+22,9% sull’anno precedente).
Da segnalare anche il sostanzioso +5,7% messo a segno dalla Spagna. Fa eccezione la Francia, dove le immatricolazioni di trattrici sono calate del 2,2% rispetto al 2016. «Questa battuta d’arresto – spiega con una nota l’associazione dei costruttori europei – è dovuta alla forte flessione nel primo semestre del 2017, in parte compensata da un consistente recupero negli ultimi sei mesi dell’anno. Se invece si considera l’intero comparto delle macchine agricole, il Paese transalpino vede comunque aumentare il fatturato del 2,1%». Una crescita, questa, comune anche ad altri Paesi europei, la Germania anzitutto.
Qui l’incremento di fatturato ha raggiunto il 9% grazie all’effetto traino dei trattori, mentre l’andamento della domanda di attrezzature è stato meno lineare. Segnali incoraggianti arrivano anche dal mercato italiano delle macchine agricole che ha visto crescere la domanda per molti tipi di attrezzature. Dinamiche simili in Olanda, ma – soprattutto – in Gran Bretagna dove i meccanismi di finanziamento hanno fatto da volano alle vendite (con le sole eccezioni delle irroratrici e delle seminatrici). Chiude con il segno meno il mercato belga, sul quale ha pesato lo stop delle presse e delle mietitrebbie.
Secondo le previsioni Cema, la fase espansiva continuerà anche nel 2018, interessando tutti i principali Paesi europei, dalla Germania all’Italia, dalla Francia alla Gran Bretagna. Anche perché, fa sapere l’associazione dei costruttori europei, gli indici di mercato – in crescita da diversi mesi – sono ai massimi dal 2009.