
Dall'agricoltura al settore cava-cantiere: la multifunzionalità del trattore
Nonostante siano caratteristici del panorama agricolo, i trattori moderni si rivelano macchine estremamente versatili, in grado di svolgere con profitto numerose altre mansioni, in contesti più o meno prossimi a quello convenzionale
Il trattore è un mezzo spesso considerato esclusivamente destinato all’ambito agricolo, ma viceversa si dimostra uno strumento di lavoro molto versatile, grazie alla sua capacità di erogare potenza in diverse forme: meccanica, idraulica, pneumatica e, più di recente, anche elettrica. La potenza meccanica è sviluppata in termini di forza di trazione (moltiplicata per la velocità di avanzamento) oppure mediante la presa di potenza, tramite la quale viene tramessa una coppia motrice per una velocità angolare, agli organi lavoranti delle macchine operatrici, come ad esempio spandiconcime, rotoimballatrici, cippatrici, falciatrici, ecc. L’impianto idraulico provvede ad alimentare tutte quelle utilizzazioni il cui funzionamento dipende dallo sfruttamento dell’energia contenuta in un flusso di olio (di origine minerale), messo in pressione da una o più pompe e gestito tramite opportuni distributori idraulici, per azionane ad esempio potatrici, cimatrici, defogliatrici, ecc. Questo flusso di olio fa funzionare anche il sollevatore idraulico che, tramite l’attacco a tre punti, ovvero il suo terminale meccanico, è in grado di azionare le attrezzature portate, regolando per esempio la profondità di lavoro e lo sforzo richiesto al trattore per ottimizzare l’aratura. L’impianto idraulico è tipicamente multifunzione, poiché aziona anche il caricatore frontale, qualora installato, compresi i suoi attrezzi terminali (benna, forche, pinze, ecc.).
Da tempo è offerta anche l’opzione pneumatica, ovvero la disponibilità di un flusso di aria in pressione grazie all’implementazione di un compressore, utile per la gestione degli impianti di frenatura dei rimorchi, oppure per l’adeguamento della pressione degli pneumatici passando dal lavoro di campo ai trasferimenti su strade asfaltate. Seppur piuttosto timidamente rispetto al settore automotive, anche sui trattori si sta diffondendo l’elettrificazione, non propriamente come opzione principale o addirittura unica (anche se tutti i costruttori stanno lavorando alacremente in tal senso), quanto piuttosto come fonte per l’azionamento di dispositivi o apparati montati sulle operatrici. Non c’è dubbio quindi che, grazie a questa notevole versatilità, da tempo il trattore trova ormai proficuo impiego in numerosi settori extra-agricoli, un’opportunità che permette agli agricoltori, a tutto vantaggio dei bilanci aziendali, di ampliare il proprio ambito operativo in altri settori quali quello forestale, del verde urbano, delle manutenzioni stradali e delle piste aeroportuali, e dell’attività nella filiera cava-cantiere.
Settore forestale. I trattori adatti per l’uso forestale devono essere particolarmente robusti, idonei per affrontare le difficili condizioni dei terreni boschivi. Rispetto ai modelli tradizionali, hanno diverse parti rinforzate: oltre alla nota protezione del conducente in caso di ribaltamento (ROPS), la cabina deve essere conforme alle normative contro la caduta di oggetti (omologazione FOPS) ed essere anche dotata di robuste griglie metalliche che proteggono parabrezza, finestrini e fari da impatti con rami e detriti, per impedire la loro entrata accidentale all’interno dell’abitacolo, a costituire la cosiddetta protezione OPS (Operator Protective Structure). Inoltre, sono normalmente applicate ventralmente spesse piastre metalliche, per prevenire danni a componenti chiave di motore e trasmissione, in caso di contatto con ramaglie, ceppi e pietre affioranti. Al fine di ottimizzare la trazione e gli spostamenti su superfici particolarmente impervie, i trattori adattati all’uso forestale devono essere equipaggiati con pneumatici a carcassa rinforzata e battistrada adatto, spesso di tipo tassellato. In condizioni particolarmente difficili possono essere applicate catene sugli pneumatici oppure semi-cingoli, per migliorare ulteriormente la trazione.
Una delle caratteristiche principali dei trattori agricoli adattati all’ambito forestale è la capacità di esboscare il legname in modo efficiente. La presa di potenza permette infatti di azionare efficacemente un argano o un verricello forestale (per il recupero dei tronchi), ma anche una cippatrice (per la produzione di biomassa legnosa).
Inoltre, per molti modelli progettati originariamente per l’uso agricolo sono disponibili pinze idrauliche dedicate per la movimentazione del materiale, anche abbinate a rimorchi dotati di stabilizzatori. L’impianto idraulico viene quindi potenziato per poter provvedere all’azionamento di queste attrezzature; qualora ciò non fosse possibile, in alternativa è possibile installare un circuito idraulico indipendente, alimentato da una pompa mossa dalla Pdp.
Sempre allo scopo di migliorare la sicurezza e l’efficienza nelle lavorazioni forestali, talvolta gli impianti frenanti sono maggiorati, vengono montate videocamere posteriori per una migliore visuale durante le manovre, mentre l’illuminazione delle aree circostanti il complesso motrice-operatrice viene potenziata con fari supplementari a led.
Gestione verde urbano e manutenzione stradale. I trattori agricoli sono spesso impiegati anche in ambito urbano, per la manutenzione delle infrastrutture cittadine, la cura del verde pubblico e la pulizia delle strade. Una caratteristica distintiva di questi modelli è il colore della cosiddetta “livrea” che, per convenzione, è generalmente giallo-arancio, una tonalità adatta a rendere facilmente individuabile il veicolo anche in condizioni di scarsa visibilità. Durante i mesi più freddi, questi trattori (definiti anche “comunali”) vengono equipaggiati con attrezzature specifiche per sgombrare le strade da neve e ghiaccio. L’installazione di lame spazzaneve anteriori di vario tipo consente di rimuovere rapidamente gli accumuli nevosi; viceversa, le turbine da neve risultano particolarmente efficaci per lo sgombero di aree più estese e per la rimozione di banchi gelati compatti. A completamento dell’intervento di pulizia, per prevenire un’eventuale successiva formazione di ghiaccio, è possibile completare il mezzo posteriormente con uno spargisale o uno spargisabbia portati (o trainati), molto simili agli spandiconcime centrifughi. Anche la normale pulizia stradale può essere appannaggio del trattore agricolo. Allo scopo, vengono abbinati a spazzatrici meccaniche, con o senza impianto di aspirazione, per la rimozione di foglie, polvere e detriti. Inoltre, la dotazione di idropulitrici azionate dalla presa di potenza permette di sanificare superfici pubbliche, panchine, monumenti e aree di grande affluenza, riducendo la necessità di interventi manuali. Alcuni modelli possono essere attrezzati con serbatoi d’acqua e barre di lavaggio per la pulizia di gallerie, sottopassi e arredi urbani.
Operatività nel settore cava-cantiere. I trattori utilizzati in questo ambito sono di solito molto potenti, per far fronte adeguatamente ad un’operatività molto sfidante, caratterizzata da carichi molto gravosi e da diverse lavorazioni che richiedono forze di tiro estreme. Diversi sono i marchi che offrono modelli adatti a questo scopo. Rispetto alle versioni tradizionali, questi mezzi si caratterizzano per importanti modifiche strutturali e funzionali, a garantire un’elevata robustezza e grande capacità di traino.
Le cabine sono spesso dotate di protezioni aggiuntive contro cadute di materiale e urti accidentali, con vetri blindati e griglie metalliche per proteggere il conducente. Analogamente a quanto accade per il settore forestale, anche in questo caso il sottoscocca è rinforzato con piastre di protezione per evitare danni a componenti fondamentali come il motore, la trasmissione e il sistema idraulico. Dal punto di vista della trazione, questi modelli montano pneumatici a carcassa irrobustita, e sono fabbricati con mescole più resistenti alle forature e ai tagli, che possono essere provocati dagli urti contro rocce e detriti appuntiti. In alcuni casi, possono essere equipaggiati con cingoli in gomma o in acciaio, per migliorare la stabilità su terreni instabili o fangosi.
La trasmissione e il sistema di trazione integrale sono ottimizzati per garantire la massima capacità di traino, fondamentale per lo spostamento di pesanti rimorchi carichi di materiale inerte, come sabbia, ghiaia o blocchi di pietra. L’impianto idraulico è potenziato, per far fronte alle elevate richieste di attrezzature specifiche, come benne per il carico di materiali, livellatrici per la preparazione del terreno e martelli demolitori per lavori di scavo e abbattimento. Alcuni modelli sono dotati di sistemi di aggancio rapido, che permettono di sostituire velocemente accessori come pale, forche per il sollevamento di pallet o verricelli per il trascinamento.