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Reportage

Meccanizzazione per l'India, una sfida politica

Un grande convegno ha inaugurato la quarta edizione della rassegna internazionale di EIMA Agrimach. Presentati dal Ministro dell'agricoltura indiano Radha Mohan Singh e dai vertici organizzativi della manifestazione gli obiettivi della politica agricola del Paese e il ruolo dell'esposizione nella diffusione delle innovazioni tecnologiche

a cura della Redazione
gennaio 2016 | Back

La quarta edizione di EIMA Agrimach si è aperta con una cerimonia inaugurale e con le testimonianze – dinnanzi ad una folta platea di operatori – di personalità politiche e di rappresentanti delle istituzioni. Nel corso della cerimonia il vicesegretario generale della Federazione indiana delle camere di commercio e dell’industria FICCI, Vinay Mathur, ha ricordato come la rassegna sia il frutto di una stretta cooperazione tra la FICCI e la federazione italiana dei costruttori di macchine agricole FederUnacoma, una cooperazione che si inserisce – come ha voluto ricordare anche l’Ambasciatore italiano in India Lorenzo Angeloni – in un percorso di sempre maggiore sintonia tra il popolo indiano e quello italiano. In Italia vive una comunità di 300 mila indiani – ha detto Angeloni – e in India sono in crescita le presenze e le iniziative italiane.

Nel settore dell’agricoltura, in particolare, la cooperazione tra i due Paesi mira a favorire una rapida crescita del settore primario soprattutto – come ha ricordato il direttore generale della FICCI Arbind Prasad – per le piccole imprese, che costituiscono una componente importante del tessuto sociale e produttivo del Paese. L’agricoltura indiana – descritta negli interventi del Segretario generale aggiunto del Ministero dell’Agricoltura Jalaj Srivastava e del Ministro nazionale dell’Agricoltura Radha Mohan Singh – ha intrapreso in questi anni politiche molto importanti per lo sviluppo dell’agricoltura, finalizzate non soltanto a garantire i fabbisogni alimentari interni, che crescono con l’aumento demografico, ma a sviluppare il commercio delle materie prime agricole indiane verso i mercati di tutto il mondo. In questo contesto assumono particolare valore le partnership strategiche e a lungo termine, come quella offerta da un marchio prestigioso della meccanica agricola come John Deere, rappresentata al convegno da Satish Nadiger, direttore della John Deere India, che è “event sponsor” della rassegna; e quella offerta dalle numerose aziende italiane che stanno sviluppando attività in India e che sono rappresentate da FederUnacoma. Parlando a nome della Federazione, il presidente Massimo Goldoni ha infine richiamato l’attenzione su quella che rappresenta per l’India, ma in realtà per tutte le aree del mondo in rapido sviluppo, una sfida fondamentale, quella della sostenibilità. La meccanica agricola è l’elemento decisivo per aumentare la produttività dei terreni – ha detto Goldoni – ma anche per lo sfruttamento razionale di risorse naturali come la sostanza organica dei terreni e l’acqua, che sono oggi sempre più preziose.

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