Maschio Gaspardo, una gamma completa per la lavorazione del terreno
Dal coltivatore Dracula all'erpice Toro, passando per la zappatrice Pantera, la kermesse umbra ha annoverato tra i suoi protagonisti le attrezzature della casa padovana, che offre da sempre una vasta scelta di modelli per ogni tipo di lavorazione
Puntuale all’appuntamento con EIMA Show, Maschio Gaspardo si è presentata a Casalina di Deruta con i principali portabandiera della sua gamma di macchine per la lavorazione del terreno. Ecco nel dettaglio, di seguito, tutti i modelli.
Dracula. È un coltivatore equipaggiato con dischi anteriori, denti, livellatori e rullo posteriore, vale a dire con tutto l’occorrente non solo per gestire al meglio i residui colturali e per arieggiare il suolo, ma per livellare il terreno e preparare il letto di semina. Il combinato della Maschio Gaspardo è in grado di svolgere operazioni di aratura sia superficiali che in profondità (fino a 30 cm) ed è proposto in due versioni: Dracula 430 ha una richiesta di potenza compresa nella fascia 280-360 Cv per una larghezza di lavoro di 4,3 m; Dracula 630, invece, arriva ai sei metri e trenta (come larghezza di lavoro) e si caratterizza per una richiesta di potenza da un minimo di 330 a un massimo di 550 Cv.
Toro. Tre le versioni previste (500, 600, 700) dalla casa veneta per quello che è un vero “peso massimo” della sua categoria, l’erpice Toro. Con una richiesta di potenza da 160 a 400 Cv e una larghezza di lavoro pari a 5, 6 e 7 m, l’applicazione si segnala per la robusta meccanica basata sui cuscinetti a rulli orientabili Bearing, per i giunti cardanici laterali con limitatore a camme e per lo sgancio rapido dei coltelli. I cambi di velocità laterali sono raffreddati ad aria per affrontare senza problemi i turni di lavoro più lunghi, anche durante le giornate più calde.
Artiglio. È un dissodatore destinato alle trattrici più robuste (la richiesta di potenza parte dai 150 Cv per arrivare ai 390) in grado di lavorare a una profondità massima di 55 cm. Sei le versioni disponibili, che si distinguono tra loro per potenza, larghezza di lavoro, numero di ancore (fino a 11). Ma il vero plus di questa linea di macchine è il telaio completamente saldato, grazie al quale il dissodatore Maschio Gaspardo riesce a resistere agli sforzi di trazione più impegnativi, mentre i bulloni di trancio proteggono la macchina dal possibile impatto con ostacoli interrati. Inoltre, l’alta luce libera da terra (90 cm e le fiancate con l’innovativo design “a onda” ottimizzano il flusso del terreno e dei residui al di sotto dell’applicazione, evitando così il rischio di possibili intasamenti. Il doppio rullo posteriore è regolabile per via idraulica direttamente dal posto guida.
Pantera. Si tratta in questo caso di una zappatrice pieghevole destinata ad operazioni “heavy duty”. Dal punto di vista costruttivo, i cinque modelli della linea Pantera (richiesta di potenza da 200 a 380 Cv e larghezze di lavoro da 4,28 a 6,28 metri), si presentano con un telaio robusto ma leggero – grazie alla struttura monotrave anteriore – e con un sistema di raffreddamento idraulico per la scatola del cambio (assicura rendimenti elevati persino nelle condizioni più impegnative). Da menzionare, tra i plus della gamma Pantera, anche il rotore da 114 mm, il cofano posteriore rinforzato e per i rulli posteriori di ampio diametro (fino a 600 mm), che, equipaggiati con un sistema di regolazione idraulica, consentono di preparare in modo ottimale il letto di semina, con qualsiasi condizione climatico-operativa.