Le prestazioni "top" della seminatrice Opera
In occasione di Agritechnica 2023 Maschio Gaspardo ha presentato un nuovo modello per la semina combinata. Opera 300, questo il nome della macchina, è un mezzo agile e leggero studiato dai tecnici dell’azienda veneta – la sede operativa si trova a Campodarsego in provincia di Padova – per lavorare in collina con trattori di media potenza. La seminatrice, infatti, permette di gestire con maggiore disinvoltura le svolte a fine campo e, grazie alla tramoggia dalle linee innovative, frutto della collaborazione con il SID (Scuola Italiana di Design), offre una buona autonomia di lavoro grazie all’ampia capacità di carico. L’accoppiamento al trattore è di tipo trainato con l’attacco a due punti che facilita sia i trasferimenti stradali che le svolte a fine campo. Opera 300 è stata progettata per entrare in azione dopo la lavorazione primaria del terreno, sfruttando contemporaneamente più tipologie di utensili. Il primo ad entrare in azione è un rango di due ruote gommate che rompe gli aggregati più grandi prima dell’intervento della dischiera. Quest’ultima è costituita da due serie di dischi da 460 millimetri, ampiamente spaziati tra loro per garantire un buon flusso del materiale, anche in presenza di una cospicua quantità di residuo colturale. Il particolare design dei dischi, inoltre, riduce l’accumulo di terra al loro interno anche sui terreni più umidi. Le ruote di grande diametro, preposte alla movimentazione della macchina, sono posizionate in maniera sfalsata e contribuiscono a riconsolidare il letto di semina in modo uniforme permettendo così di ottimizzare il trasferimento dell’umidità dal terreno lavorato al seme. La barra di semina è composta da 24 elementi con interfila da 12,5 centimetri. La profondità di semina è regolata tramite un sistema idraulico ed è mantenuta costante grazie ai ruotini premiseme. L’ultima sezione della macchina è rappresentata dall’erpice copriseme che assicura la corretta copertura del terreno favorendo l’uniformità di germinazione.
