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Macchine agricole: mercati in frenata nel primo trimestre 2015

Con una brusca contrazione delle vendite tra gennaio e marzo 2015 (-14%), il primo trimestre segna una battuta d'arresto per il comparto europeo delle trattrici. In calo tutti i mercati-chiave del continente. Segno meno anche per Stati Uniti, Corea e Canada mentre il mercato giapponese rimane sugli stessi livelli del 2104. Continua, invece, la corsa della Turchia

a cura della Redazione
maggio - giugno 2015 | Back

nel primo trimestre 2015 per il mercato europeo sembrano concretizzarsi le previsioni del Cema (il Comitato dei costruttori europei di macchine agricole) che già a fine 2014 aveva intravisto un ridimensionamento del settore, con una flessione delle vendite stimata tra il 5% e il 10%.

 

Europa: mercati chiave in territorio negativo

I dati del Comitato Economico di Agrievolution relativi all’andamento vendite in Europa tra gennaio e marzo 2015 non solo confermano le stime dei costruttori europei per quanto riguarda il trend, ma segnalano una contrazione ancora più consistente (-14%, pari a 4 mila unità in meno sul primo trimestre 2014). Nei prossimi mesi – spiegano gli statistici del Cema – sono possibili aggiustamenti rispetto al dato di partenza, ma il dato sui primi mesi dell’anno evidenzia alcune dinamiche precise. In primo luogo il fatto che, a differenza di quanto accaduto nel recente passato quando i mercati in Europa sembravano comunque viaggiare a velocità diversa da Paese a Paese, la flessione registrata tra gennaio e marzo appare come una battuta d’arresto generalizzata, e soprattutto estesa a tutti i principali Paesi. Il Regno Unito, ad esempio, con poco meno di 2.800 trattrici vendute nei primi tre mesi dell’anno ha segnato un -18%; ed anche Francia e Germania, le due locomotive europee dell’agromeccanica, registrano una frenata a doppia cifra, pari – rispettivamente – al 15% (-872 unità sullo stesso periodo del 2014) e al 14% (-1.031). Ma se lo stop di Francia e in Germania segue comunque un periodo di grande vitalità, anni in cui il comparto ha messo a segno prestazioni di assoluto livello, il mercato italiano continua ad essere invischiato in una crisi strutturale senza precedenti, a causa della quale tra il 2005 e il 2014 le vendite di trattori si sono quasi dimezzate, passando dalle oltre 31.700 a poco più di 18 mila (-43%). E stando ai dati diffusi da Agrievolution un’inversione di tendenza non sembra essere prevedibile, visto che nei primi tre mesi dell’anno il settore ha lasciato sul terreno un ulteriore 9%, pari – in termini unitari – a ben 418 trattori.

 

Segno negativo anche per USA, Canada e Russia

Al di fuori dei confini europei, in attesa dei dati relativi a India e Cina – i due mercati leader del 2014 con rispettivamente 593 mila e 525 mila trattrici – nei dati diffusi da Agrievolution spicca la battuta d’arresto degli Stati Uniti (il monitoraggio si riferisce a mezzi con potenza superiore a 40 cavalli), che nel primo trimestre del 2015 vedono una contrazione del 10% (-2.160 unità) dopo un 2014 piuttosto dinamico (+3%). Segno meno anche per il Canada, ma con una flessione più pronunciata, pari al 18%. In Estremo Oriente, la Corea del Sud (dati riferiti alle trattrici con  più di 50 cavalli) inverte la tendenza “rialzista” che lo scorso anno aveva caratterizzato il primo trimestre 2014 e fa segnare una diminuzione del 21%, mentre il Giappone si mantiene sui livelli del primo trimestre del 2014. Nel Vicino Oriente, invece, non rallenta la corsa della Turchia, Paese che nel 2014 era cresciuto complessivamente del 12% portandosi a quota 58.500 trattrici, e che nei primi tre mesi dell’anno mette a segno un ulteriore +14% sullo stesso periodo del 2014 (i dati considerano solo le trattrici con potenza superiore a 50 cavalli) confermandosi come quinto mercato a livello mondiale. Ancora incompleto il quadro statistico relativo alla Russia, per la quale sono disponibili solo le rilevazioni di gennaio e febbraio, da cui emerge un calo complessivo intorno al 20%, sul quale hanno influito anche le note vicende geopolitiche legate alla crisi in Ucraina. Per il prosieguo dell’anno, Agrievolution prevede un volume di vendite ancora molto elevato per l’India e per la Cina, sia pure con una possibile flessione rispetto ai livelli del 2014, mentre è possibile una certa contrazione negli Stati Uniti, in Brasile, nonché in Europa. Dal punto di vista della composizione, gli analisti osservano una tendenza alla diminuzione della quota di trattrici di potenza elevata, e all’aumento del segmento delle trattrici di bassa e media potenza, forse come conseguenza dello sviluppo delle colture specializzate nei Paesi occidentali e delle esigenze specifiche dei Paesi emergenti che richiedono mezzi più compatti e meno impegnativi in termini di investimento.

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