Lavorazioni ottimizzate con la nuova centralina Dondi
Una centralina idraulica progettata per rendere ancora più sicuri ed efficaci gli interventi in frutteti e vigneti delle macchine Dondi per la lavorazione del terreno. È questa una delle novità che l’azienda perugina (la sede è a Bastia Umbra, a due passi da Assisi) specializzata nella progettazione e produzione di scavafossi rotativi e di macchine per la minima lavorazione passiva, lancia sul mercato in occasione del Sima di Parigi. Una innovazione, quella firmata dalla scuderia umbra che, come spiega lo stesso costruttore, è stata concepita non solo per aumentare la produttività dei modelli da vigneto e frutteto Turbosol (ad ancora molleggiata) e Vitidisc (a dischi molleggiati), nonché delle applicazioni interceppi, ma per evitare possibili danni alle piante durante la fase di lavoro e per prevenire un eventuale riscaldamento dell’olio. Del resto, lo sviluppo di queste macchine – iniziato due anni fa – è sempre in divenire, con un processo di ricerca e implementazione tecnologica che non conosce sosta e che punta tanto sul rendimento quanto sulla qualità e sulla sicurezza della lavorazioni. D’altro canto, il debutto di Turbosol e Vitidisc ha segnato per Dondi una nuova strategia, con il passaggio dalle tecnologie per la decompattazione del terreno in presenza di tappeti erbosi, a quelle per la lavorazione dei filari con macchine che riducono sensibilmente la zollatura del suolo e che agevolano i successivi interventi di lavorazione. Per la ditta di Bastia Umbra si tratta dunque di una gamma di applicazioni relativamente giovane che, come tale, è ancora in piena e continua evoluzione.