Dondi, soluzioni integrate per la minima lavorazione
In primo piano ad EIMA Show due coltivatori combinati proposti dalla Dondi di Bastia Umbra (Perugia) per la minima lavorazione del terreno. Il primo modello, Speedplow SP3M, è un’applicazione equipaggiata con due file di ancore tipo “Michel” e con una doppia fila di dischi ondulati – a loro volta dotati di erpici elastici – per le operazioni di finitura. Il punto di forza di Speedplow SP3M è rappresentato dalla capacità di lavorare anche a velocità sostenute (8-10 chilometri orari) fino a una profondità di 25-30 centimetri, decompattando completamente il terreno grazie all’azione delle ancore Michel. «In questo modo – spiega a Mondo Macchina il titolare dell’azienda, Lamberto Pettirossi – si previene la formazione di grandi zolle e si agevolano le successive operazioni di affinamento e di livellamento del terreno, affidate alla doppia sezione a dischi del coltivatore e all’erpice posteriore equipaggiato con denti elastici». Speedplow SP3M è proposto dalla scuderia di Bastia Umbra con una larghezza di lavoro compresa tra 2,5 e 6 metri, mentre le ancore sono compatibili con una luce da 65 o 80 centimetri; l’applicazione può essere equipaggiata con una sezione a dischi anteriore per l’interramento dei residui vegetali. Il modello Junior invece è una macchina combinata con tre cantieri di lavoro, composta da una sezione a dischi anteriore per una prima lavorazione con interramento dei residui; da un coltivatore a denti (disposti su due file) in grado penetrare nel terreno fino a una profondità di 35 centimetri; da un doppio rullo posteriore per le operazioni di finitura e livellamento (disponibile nelle versioni a spuntoni, a gabbia, a doppia fila di dischi ondulati, e ad anelli). Junior ha una larghezza di lavoro di tre metri, ma viene proposta anche nelle versioni trainate “Big” (4, 4,5 e 5 metri) e Maxi (5, 6 e 7 metri), fino a un peso massimo di 900 chilogrammi.