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Landini, 140 anni nel segno dell'innovazione

Fondata nel lontano 1884 a Fabbrico (Reggio Emilia) da Giovanni Landini, la casa emiliana è oggi uno dei principali player di mercato. La posizione di leadership consolidata grazie a specializzazione, ampiezza di gamma e investimenti in R&S

di Giovanni M. Losavio
maggio - giugno 2024 | Back

Ricorre quest’anno il centoquarantenario dalla fondazione di Landini, storico marchio italiano creato da Giovanni Landini nel 1884 a Fabbrico, Reggio Emilia. All’epoca, tuttavia, il brand Landini non era ancora associato alla realizzazione di trattori, ma alla produzione di macchine e attrezzature enologiche, di caldaie a vapore, di motori a combustione interna e di locomotrici per l’azionamento di trebbie, pompe, mulini e frantoi. Per ammirare la prima trattrice agricola, preceduta nel 1915 da una locomobile da 30 cavalli, bisogna aspettare il 1925, quando debutta la storica Landini da 25/30 Cv. Necessaria premessa per il lancio della locomobile prima e della trattrice poi era stata un’innovazione sviluppata dallo stesso Landini risalente a pochi anni prima: il motore fisso testa calda. Proprio il “testa calda” Landini, un propulsore endotermico ad iniezione, che funzionava in parte a volume costante e in parte a pressione costante, era alla base del “mitico" Superlandini. Progettato per i grandi lavori di bonifica, il Superlandini – anno di nascita 1934 – raccolse il testimone dal Landini 40 cavalli, che due anni prima aveva segnato l’inizio della produzione regolare di trattori nello stabilimento di Fabbrico. Gli anni 30 del ‘900 non furono segnati soltanto dalla grande crisi del ’29, ma videro anche un progressivo deterioramento dello scenario politico internazionale che sarebbe sfociato negli eventi del secondo conflitto mondiale. Prima che l’Italia finisca per essere coinvolta nelle vicende belliche, Landini riesce a sviluppare e a lanciare due nuovi modelli: nel 1935 esordisce il Vélite, pensato per le aziende agricole di medie dimensioni, mentre nel 1941 vede la luce il Landini Bufalo da 35/40 cavalli. La casa reggiana torna protagonista nel secondo dopoguerra quando la ricostruzione, il “miracolo” economico e la meccanizzazione agricola su vasta scala fanno del costruttore di trattori della “Bassa” un protagonista assoluto del mondo industriale italiano. Nello stabilimento produttivo di Fabbrico le innovazioni si susseguono a ritmo frenetico. Tra il 1950 e il 1955 esordiscono ben quattro modelli – L24, L45, L35, L55 – che fanno da apripista alla Landinetta, una trattrice appositamente progettata per le lavorazioni nei frutteti, e al primo cingolato Landini, il C35. Ma gli anni ’50 vedono anche una importante riorganizzazione societaria che giunge a compimento nel 1959 con l’acquisizione di Landini da parte del costruttore statunitense Massey Ferguson (oggi parte del gruppo AGCO Corporation), che ne acquista l’intero pacchetto azionario. Sotto la guida statunitense la casa reggiana sviluppa importanti innovazioni tecnologiche e di gamma. Il decennio compreso tra il 1977 ed il 1988 vede infatti il lancio della serie Large, la prima con potenza superiore a 100 cavalli, e delle serie 60, 70, 80, ma registra – soprattutto – il debutto della prima linea vigneto, nel 1982, cui seguirà poco dopo quello della prima linea frutteto. Oltreatlantico, il controllo dell’azienda di Fabbrico resta per più di un trentennio, fino alla prima metà degli anni ’90; fino a quando, cioè, la famiglia Morra rileva a sua volta la maggioranza delle azioni Landini attraverso il Gruppo Argo. Per l’azienda è un passaggio epocale. Argo Tractors, da un lato punta, a consolidare la posizione di leadership dell’azienda nel settore delle coltivazioni ad alto valore aggiunto ed a guadagnare quote di mercato nel segmento utility, dall’altro sviluppa una politica di innovazione a tutto campo che contribuisce a fare del marchio Landini un simbolo di eccellenza globale. Nel 1998 viene realizzato il primo compatto di casa Landini, il Mistral, che precede di due anni il rinnovamento completo di tutte le gamme con potenze comprese tra 50 e 100 cavalli. Con il nuovo millennio entrano in produzione trattori Rex Frutteto, Rex Vigneto, Mythos, Ghibli, Atlantis e Trekker, seguiti poco dopo dai Vision e dai Powermaster. Il percorso di crescita intrapreso con la nuova proprietà viene suggellato nel 2008 dal prestigioso premio del Tractor of the Year per la categoria del Best of Specialized, nella quale il Rex 85S si impone per gli avanzati contenuti tecnologici particolarmente apprezzati e per le prestazioni di assoluto livello. L’ambito riconoscimento internazionale rappresenta tuttavia non un punto di arrivo, ma l’inizio di un nuovo percorso che vede l’azienda emiliana moltiplicare gli investimenti in attività di R&S. Tra il 2010 e il 2015 arrivano la nuova gamma Rex, le nuove Serie 4 e 6 e 7, la Serie 4 e la gamma 6C di media potenza, che va a sostituire il Powermondial. Nel 2021 è il turno dell’introduzione dei motori Stage V, seguiti pochi mesi dopo dal REX4 Electra, dotato di assale anteriore elettrificato, che si impone come “Novità Tecnica” a EIMA International 2021. Passano appena 12 mesi e il costruttore di Fabbrico trionfa nuovamente sul palcoscenico della kermesse bolognese con il suo primo trattore full hybrid, sempre un REX4 da 65 kW (potenza di picco del motore elettrico) accoppiato ai 50kW del motore endotermico che, dati del costruttore, offre un’autonomia di quattro ore in modalità full electric. Archiviata EIMA 2022, Landini si aggiudica un altro premio, questa volta ad Agritechnica dove, nel novembre 2023, viene insignita con il Tractor of the Year, sempre per la categoria Best of Specialized, sempre con un modello della gamma REX4. Ad imporsi, in quel di Hannover, è il REX 4-120GT Roboshift Dynamic, grazie al cambio robotizzato elettroattuato sulle tre velocità sotto carico e sulle quattro marce base. «Passione e innovazione sono i principali elementi che ci hanno guidato in questi anni e che ci hanno fatto diventare testimoni del Made in Italy, orgogliosamente rappresentato all’estero, dove abbiamo rafforzato la nostra presenza con la creazione di nuove filiali e consolidato la nostra vasta rete commerciale. I 140 anni sono un traguardo storico che – commenta il presidente di Argo Tractors, Cav. Lav. Valerio Morra – ci pone tra le case produttrici più longeve, spronandoci a raggiungere nuovi ambiziosi traguardi». Per celebrare i suoi 140 anni di attività, il costruttore reggiano ha organizzato diversi eventi in occasione di importanti eventi fieristici quali Fieragricola, Vinitaly ed Enovitis. Ulteriori iniziative sono in programma per la prossima edizione di EIMA International che già oggi si annuncia ricca di novità per il team Landini.

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