L'impegno FAO per un'agro-meccanica globale e sostenibile
Un documento con 15 azioni chiave da mettere in atto al più presto ha sancito la conclusione della prima conferenza globale sulla meccanizzazione agricola sostenibile, promossa dalla FAO e tenutasi a fine settembre a Roma. Qu Dongyu, direttore generale dell’organismo: «abbiamo bisogno di soluzioni e innovazioni basate sulla scienza e abbiamo bisogno di azioni concrete»
Oltre 8.500 partecipanti hanno preso parte in presenza o collegati online, alla prima Conferenza Globale sulla Meccanizzazione agricola sostenibile, organizzata dalla Fao e tenutasi a Roma, dal 27 al 29 settembre. 300 i delegati che hanno seguito direttamente i lavori mentre complessivamente si sono avute partecipazioni per il 39% dall’Africa e per il 29% dall’area Asia-Pacifico.
La conferenza si è conclusa con una Call to Action che riporta 15 azioni chiave, organizzate in sette sessioni tematiche, messe a punto per accelerare la trasformazione dei sistemi agroalimentari globali per renderli più efficienti, inclusivi, resilienti e sostenibili. Questo documento sostiene l’attuazione del Quadro Strategico 2022-31 della FAO e il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) e valuta necessarie attività mirate a: aumentare l’accesso all'energia elettrica delle aziende agricole con vari modelli di business e schemi di finanziamento; promuovere l’agricoltura di precisione soprattutto per imprese agricole di piccola scala; creare joint venture con progetti a prezzi accessibili per catene di approvvigionamento post-raccolta di qualità e ad alta tecnologia; incentivare sistemi di meccanizzazione e gestione di tipo climate-smart, conservazione e agricoltura di precisione; impegnarsi a favore dello sviluppo di tecnologie adeguate alle esigenze dei piccoli agricoltori, migliorando le loro competenze digitali; rafforzare le filiere dei macchinari; facilitare gli scambi incoraggiando l'elaborazione e l'armonizzazione di norme e protocolli di prova per macchine e attrezzi agricoli; promuovere modelli imprenditoriali innovativi e inclusivi lungo la catena del valore, con il coinvolgimento di agricoltori, investitori e piccole e medie imprese; rafforzare le istituzioni nazionali e internazionali per il coordinamento e la consulenza in tema di meccanizzazione agricola sostenibile e rendere i servizi di meccanizzazione più accessibili per tutti gli agricoltori.
La FAO, da parte sua, si impegna continuare a fornire supporto tecnico a livello nazionale, regionale e globale attraverso i suoi canali esistenti e nuovi; incoraggiare, condurre e convocare un maggior numero di dialoghi politici; sostenere i paesi e i governi nazionali nello sviluppo e nell'attuazione di politiche, regolamenti e leggi nazionali che sostengano lo sviluppo sostenibile della meccanizzazione agricola.
Nei giorni della Conferenza, nell’area esterna della sede FAO, è stata allestita una mostra con mezzi e attrezzature agricole – dai trattori elettrici e mietitrebbie a droni e robot per il diserbo – che ha fornito una panoramica degli ultimi sviluppi tecnici del comparto macchine agricole a servizio di tutta la catena agroalimentare, per ogni tipologia e dimensione di agricoltura.
Più di 40 le tecnologie in esposizione prodotte in 13 Paesi, in rappresentanza di Asia, Oceania, Africa e Centro, Sud America e Nord America, con un focus dedicato ad attrezzature utilizzate in progetti nell'Africa subsahariana. La mostra, che ha riunito oltre 20 diverse realtà del settore privato, start-up e un centro CGIAR, ha voluto fornire uno spaccato di come la meccanizzazione può avere un impatto positivo sulla produzione e sull'uso efficiente delle risorse nel rispetto dell’ambiente.
Sempre nel contesto della mostra sono state presentate dodici storie di successo nel mondo nel settore zootecnico dove le soluzioni innovative adottate hanno consentito produzioni in grado migliorare i mezzi di sussistenza e la nutrizione, a beneficio delle persone, degli animali e del pianeta.
Presente alla Conferenza in qualità di relatore, Alessandro Malavolti, imprenditore del settore, past president FederUnacoma e attualmente vice presidente Cema, l’organismo europeo che rappresenta i costruttori di macchine per l’agricoltura.
Per Qu Dongyu, direttore generale FAO, la Conferenza e la mostra hanno consentito di mettere a punto «una piattaforma completa per governi, settore privato, mondo accademico, agricoltori e società civile per passare dalle parole ai fatti».