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Investimenti, il ruolo degli incentivi

Il miglior utilizzo dei fondi europei per lo sviluppo rurale, i contributi a fondo perduto INAIL ISI, i fondi a garanzia diretta e di credito Ismea ed infine la legge "Nuova Sabatini", stanno contribuendo al rilancio delle vendite di macchine agricole in Italia

di Marcello Ortenzi
novembre 2017 | Back

Il primo semestre dell’anno si è rivelato molto positivo per le vendite di macchine, se rapportato al semestre del 2016, con un incremento delle immatricolazioni di trattrici del 9,7%, e con incrementi significati anche nelle altre tipologie di macchine. Questo può essere in parte attribuito ad un migliore utilizzo degli strumenti d’incentivazione europei, PSR. Alcune regioni hanno visto migliori andamenti rispetto ad altre, a seconda del tipo di macchina: bene Toscana, Veneto, Puglia Lazio per i trattori, positivi i risultati per le mietitrebbie in Puglia, Emilia Romagna e Veneto, mentre buono risulta l’andamento delle trattrici con pianale di carico in Lombardia e Umbria. I contributi a fondo perduto del bando INAlL ISI, che ha accettato domande fino al 19 aprile, i fondi di garanzia diretta e di credito di Ismea per l’acquisto di macchine e attrezzature agricole, i finanziamenti per immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari” anche agricoli della legge “Nuova Sabatini” hanno influito anch’essi sui risultati evidenziati dal report FederUnacoma 2017. Tuttavia, sono le misure dei PSR 2014-2020 quelle che forniscono le sovvenzioni di maggiore interesse per gli operatori agricoli, sia pure in modo differenziato fra le diverse aree territoriali. Il report della Rete Rurale Nazionale (terzo trimestre 2017)  mostra un andamento dell’avanzamento della spesa generale dei PSR complessivamente decrescente negli ultimi mesi, ma non tutte le misure delle undici che prevedono sostegni per le imprese agricole hanno effettivamente rallentato le erogazioni. Se si vanno ad esaminare le misure di maggiore interesse per la meccanizzazione agricola si vede come queste abbiano avuto globalmente un avanzamento percentuale in Italia, anche se bisogna tenere conto che tali misure contengono azioni dirette anche verso altri settori economici. Sono tre le misure, e relative azioni, più rilevanti che prevedono contributi per l’acquisto di macchine e attrezzature agricole: la 4 “Investimenti in immobilizzazioni materiali”, la 6 “Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese” e la 8 “Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste”. Quest’ultima prevede spese in genere per attrezzature adatte al lavoro in foresta (catene da esbosco, cippatrici, teleferiche, ecc.) ma è usata anche per macchine immatricolate che sono adatte sia per lavori agricoli che forestali, vedi ad esempio alcuni tipi di trattore. La misura 4 è passata nel complesso dal 4,9% della spesa nel primo semestre 2016 all’ 8,53 del primo semestre 2017; la misura 6 dal 1,21 % al 4,07 % del periodo 2017, e la misura 8 dal’5,55% al 9,69 del primo semestre 2017, quindi con una decisa progressione che fa prevedere ulteriori sviluppi anche per i mesi autunnali. L’avanzamento delle domande di sostegno per l’acquisto di macchine e attrezzature agricole appare variabile tra le regioni dall’esame dei report trimestrali della Rete Rurale Nazionale, ma ci sono osservazioni da fare. Guardando alle Regioni più significative si possono segnalare la Toscana, che avanza nel semestre in tutte e tre le misure attestandosi, per la misura 4, al 7,06% della spesa, per la misura 6 al 12%, e per la 8 al 12,57%, la Puglia, con la misura 4 al 10,90% e la misura 8 al 15,03%, e il Veneto (28,11% nella misura 4, 10,81% nella 6 e 8,04% nella 8. L’andamento della spesa in Emilia Romagna evidenzia la misura 6 al 4,39 % e la 8 al 5,18%; mentre in Lombardia la 4 risulta al 5,58 %, la 6 al 3,33% e la 8 al 23,48 %. Per quanto riguarda, invece la Provincia autonoma di Bolzano, infine, mostra una misura 4 al 9,05%, una misura 6 al 38,39% ed una misura 8 al 4,91%%. Tutti i valori dell’ultimo periodo rilevato sopravanzano nettamente quelli del primo semestre 2016. D’altra parte regioni come la Liguria e la Campania, che hanno mostrato immatricolazioni di macchine consistenti, registrano nel semestre miglioramenti limitati nell’utilizzo delle misure di sviluppo rurale, e questo sembra dimostrare che altri provvedimenti sono attivi in queste Regioni, contribuendo anch’essi alla ripresa del mercato. Gli operatori della Campania hanno probabilmente utilizzato strumenti come quelli specificamente finalizzati all’agricoltura biologica, o quelli relativi alle indennità per le aree protette, mentre anche la messa a punto di strumenti finanziari e di credito più mirati ha indubbiamente influito in modo positivo.

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