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Full line, le molte novità di John Deere

Trattrici, trince, mietitrebbie: John Deere presenta ad EIMA International tutti i fiori all'occhiello del suo catalogo. Nel comparto trattrici scendono in campo le serie 5G, 5E, 5R, 6R. Per le trince esordio della serie 9000, mentre le mietitrebbie vanno in scena con i modelli T560 e la S770

di Giovanni M. Losavio
ottobre - novembre 2018 | Back

 

Alla kermesse bolognese John Deere schiera tutti i pezzi pregiati della sua collezione. Si parte con gli specializzati della serie 5G rappresentati dal 5100 GL, oggetto di un recente restyling. Su questo modello le principali novità riguardano l’ assale – più stretto – e la cabina omologata che raggiunge l’altezza massima di 1 metro e 86, e che pertanto non incide sull’agilità di manovra della trattrice. Nuovi anche il display, la distribuzione degli spazi interni (si guadagna il 10%) e il sedile con sospensione pneumatica opzionale Deluxe. La serie 5E ha come portabandiera il 5075E, una macchina con motore 3 cilindri PowerTech M da 2,9 litri, dotato di turbocompressore e trasmissione PowrReverser 24F/12R. In grande evidenza, poi, la serie 5R, con il 5125R caratterizzato – come tutti gli altri modelli della gamma – da un passo ottimizzato di 2,25 m, da un telaio a fusione unica ricurvo (il baricentro è basso per agevolare l’installazione del caricatore frontale quando la motrice è in movimento), da un raggio di sterzata di soli 3,75 m (anche con il caricatore montato). Le potenti motorizzazioni PWX John Deere da 4,5 litri, a basso consumo di carburante, sono assistite da tre varianti di trasmissione che includono il modello base CommandQuad manuale 16/16, con quattro gamme e quattro marce PowerShift per ogni gamma, CommandQuad automatico 16/16 e Command8 32/16, con otto marce PowerShift e una modalità ECO che consente una velocità massima di 40 km/h a soli 1759 giri/min. La sere 6R, invece, vede il debutto del nuovo joystick CommandPro (ha undici pulsanti riconfigurabili e la guida simultanea con pedale e joystick), che permette di raggiungere la velocità massima con un unico movimento mentre con la tecnologia ActiveZero è possibile mantenere la velocità a 0 km/h finché non viene dato un esplicito comando di accelerazione. Nello stand della casa americana non mancherà, poi, una nutrita rappresentanza delle serie 7R, 8R e 9RX. Nel segmento delle macchine da raccolta, John Deere propone le trince semoventi Serie 9000, lanciata ad agosto. Composta da quattro modelli con potenze da 625 a 970 cavalli, la Serie 9000 è sinonimo di rendimenti al top con consumi al minimo, per ottenere una granella di qualità assoluta. Il segmento trince vede poi l’esordio di un altro modello, l’8600. Si tratta di una macchina dotata di canale di raccolta standard, alimentata da un  motore PSS John Deere da 13,5 litri e 625 cavalli. L’allestimento della 8600 prevede anche il rompigranella XStream, che viene proposto in alternativa al rompigranella Premium John. Nel comparto mietitrebbie vanno in scena la T560 e la S770. In questo caso le novità più interessanti riguardano i cingoli con impronta a terra maggiorata e un ciclo di vita ancora più esteso grazie alla struttura di acciaio rinforzata. Nuovo è anche il sistema di separazione (Serie T), caratterizzato da segmenti d’acciaio (aumentano la resa) e da una minore distanza fra il tamburo del battitore posteriore e la griglia sottostante (così l’azione di separazione è ancora più efficace). Negli spazi espositivi dell’azienda americana non poteva mancare lo StalkBuster Kemper, progettato per trinciare gli stocchi di mais direttamente sotto la testata delle trince semoventi e, quindi, per eliminare l’habitat invernale della piralide del mais (riducendo il rischio di Fusarium nel suolo). E non poteva mancare neanche Manure Sensing, il sistema di controllo dello spargimento dei reflui e dei direstati che consente trattamenti estremamente precisi in base al tipo e alla quantità di erogazione (espressa in chili per ettaro) impostata dall’operatore.

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