Fieragricola 2018, tutte le novità di un grande evento
Presenti alla 113ª edizione di Fieragricola, in programma a Verona dal 31 gennaio al 3 febbraio 2018, le principali firme della meccanica agricola italiane ed estere. Tra le novità un'area espositiva esterna ancora più ampia, con 7.500 metri quadrati dedicati alle prove dei mezzi meccanici, ed un settore dedicato all'olivicoltura. Previsto anche un "tour" per i visitatori, che illustra le innovazioni tecnologiche più significative nei vari comparti in cui la rassegna si articola
Specializzazione, multifunzionalità e sostenibilità. Sono questi i temi forti della 113° edizione di Fieragricola, organizzata dall’ente fieristico veronese in collaborazione con FederUnacoma e in programma dal 31 gennaio al 3 febbraio 2018 nel quartiere fieristico della città veneta. Un’edizione, quella del 2018, che già oggi – a meno di due mesi – si annuncia da “tutto esaurito”, grazie anche alla partecipazione delle più importanti firme dell’agromeccanica italiana e internazionale, e che si presenta con numerose novità. Da ricordare, anzitutto, l’esclusione della domenica dal calendario espositivo (si snoda dal mercoledì al sabato) e l’ampliamento dell’area esterna, ben 7.500 metri quadrati (di fronte al padiglione 4) dedicati alle prove, con un format che prevede per ogni giorno di manifestazione la presentazione dei diversi mezzi meccanici. E con un particolare focus sulle macchine per l’agricoltura conservativa (finanziabili attraverso i Programmi di sviluppo rurale); sulle macchine per l’agricoltura di precisione (fra cui barre irroratrici, spandi-concimi, seminatrici); sulle macchine per vigneto e frutteto, specie quelle specializzate nella gestione sostenibile dell’interfila, e nei trattamenti e gestione della chioma. Nuovo è anche il Fieragricola Innovation Tour, una vera visita guidata per scoprire le innovazioni premiate alla rassegna veronese. Affidato a un esperto per ogni diverso segmento di quelli che compongono la manifestazione, il tour è pensato per agevolare i tanti visitatori delle kermesse, che hanno così la possibilità di conoscere immediatamente le tecnologie di ultima generazione esposte in fiera. Il percorso, spiegano gli organizzatori, si articola per filiera produttiva, e si caratterizza per una particolare attenzione agli aspetti di meccanizzazione e ai sistemi innovativi per il settore zootecnico. Tra le altre novità proposte dalla Fieragricola per l’edizione 2018, da segnalare l’area dedicata all’olivicoltura, che fa il proprio debutto all’interno del Padiglione 8 e che prevede anche workshop e convegni specifici sul settore. Insomma, Fieragricola ripensa se stessa, ma lo fa senza rinunciare a quello che è sempre stato il suo tratto distintivo: la trasversalità. Trasversalità significa anzitutto – spiegano gli organizzatori – saper offrire un visione d’insieme delle prospettive e delle opportunità di innovazione nei diversi settori. Perché oggi un allevamento non può basarsi unicamente sulla zootecnia. Oltre alla stalla ci sono la coltivazione dei campi, magari affidata a un contoterzista professionale, la produzione di energie rinnovabili, la valorizzazione dei sottoprodotti, che costituiscono una fonte di reddito e un ulteriore passo avanti verso l’economia circolare. L’agricoltura dei prossimi anni punterà sempre di più sulla diversificazione delle attività, e gli organizzatori di Fieragricola vogliono fornire, con l’edizione 2018, gli strumenti per dare concretezza, nel comparto agricolo italiano come in quello europeo, a questo approccio intersettoriale. In uno scenario così aperto alle connessioni – sottolineano gli organizzatori – vengono esaltate la pecializzazione, la multifunzionalità e la sostenibilità. «Questi principi vengono adottati nel senso più ampio del termine, che comprende i diversi aspetti economici, sociali e ambientali – spiega il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese – perché l’agricoltura non può prescindere, in uno scenario globalizzato contraddistinto da una marcata volatilità dei prezzi, da un approccio qualitativo». La platea alla quale si rivolge la rassegna veronese, infine, non può che essere ampia ed eterogenea, con un pubblico che spazia dagli allevatori agli agricoltori, dai produttori di energie rinnovabili agli agrituristi. Fino ad arrivare agli imprenditori forestali.