Esordisce "FreeLand" l'aratro rotativo firmato Falc
Attiva nel settore della meccanizzazione agricola da oltre 50 anni, la Falc di Faenza (Ravenna) si presenta all’importante appuntamento parigino con due novità significative per il mercato francese in tema di lavorazione del terreno. La prima è un aratro rotativo, il modello FreeLand, pensato per i contoterzisti e per quelle grandi aziende agricole che richiedono una macchina in grado di lavorare anche in condizioni proibitive (estremo secco o estremo bagnato). Proposto con misure da 2.5, 3 e 4 metri e con vomeri convessi da bagnato o denti concavi da asciutto, Freeland si fa apprezzare per la capacità – in un’unica passata – di lavorare il terreno con un livellamento ottimale e un rimescolamento omogeneo dei residui colturali, senza che venga a crearsi una suola compatta e liscia, ed assicurando al contempo un drenaggio ottimale. Altri grande plus dell’aratro rotativo di casa Falc sono rappresentati dai bassi costi di gestione, grazie al ridotto consumo di carburante e pneumatici (lo slittamento è pressoché nullo) e da un’alta resa produttiva grazie ad una elevata velocità di avanzamento. FreeLand ha un peso che varia tra i 2.600 e i 3200 chili e può essere abbinato a trattrici da 150 a 230 cavalli, per una profondità di lavoro di circa 35 centimetri. L’altra esordiente di casa Falc è la trincia con coclea Fast, proposta nella versione 4800 (larghezza di lavoro di 4,8 metri) e 5000 pieghevole (larghezza di 5 metri), studiata per trinciare e posizionare il materiale in andana, anche in questo caso con un solo passaggio. Abbinabili a trattori con potenza da 180 a 300 cavalli, sia Fast 4800 che Fast 5000 pieghevole sono dotati della doppia trasmissione di serie e di rotori con 104 coltelli. Entrambe le applicazioni offrono all’utilizzatore la possibilità di bypassare la coclea, con poche semplici operazioni, per trasformare i due modelli in trince tradizionali.
