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Dondi, soluzioni integrate per la lavorazione del terreno

di Giacomo Di Paola
ottobre/novembre 2013 | Back

La casa umbra si consolida nel segmento della lavorazione del terreno con una linea di macchine in grado di soddisfare tutte le esigenze degli operatori, a partire dai dissodatori per interventi alla profondità di 50-60 cm.

Equipaggiati con denti ad angolo di scavo da 32° a 45° (che ottimizzano il rovesciamento del terreno e la trazione), i dissodatori possono essere combinati con accessori posteriori che, oltre a procedere ad una prima frantumazione del terreno, assicurano un buon livellamento.

Il vantaggio di questo sistema – spiega la Dondi con una nota tecnica – è quello di migliorare sensibilmente il drenaggo per il deflusso delle acque piovane in caso di ristagno, creando così una riserva di umidità per i periodi caratterizzati da clima più secco.

Per le lavorazioni alle medie profondità (25-35 cm), l'azienda di Bastia Umbra (Perugia) propone coltivatori multiancore combinati con dischiere anteriori ed accessori posteriori di finitura, che permettono non solo di tagliare il suolo, ma di effettuare un primo interramento dei residui (è affidato alla dischiera anteriore).

Con i coltivatori multiancore – disponibili in versione portata, semiportata o trainata – è inoltre possibile ottenere una completa rottura del terreno, un buon livellamento ed una altrettanto efficace finitura grazie agli elementi posteriori a disco o a rulli. Velocità di lavoro, bassi consumi, e manutenzione ridotta sono altri "plus" dei coltivatori multiancore Dondi.

Sempre per il segmento della media profondità, si segnala il modello "Speedplow", un nuovo tipo di coltivatore equipaggiato con ancore in grado di decompattare il suolo senza rovesciamento e con una dischiera posteriore (i dischi sono ondulati) che garantisce una finitura di alta qualità e un livellamento tale da consentire all'operatore di procedere con una nuova semina in un breve lasso di tempo. Anche "Speedplow" può essere dotato di accessori per il taglio e la copertura dei residui di coltivazione.

Disponibile con larghezza di lavoro fino a 6 metri, il coltivatore-decompattatore della Dondi offre all'utilizzatore elevate velocità di lavoro. Nel catalogo della ditta perugina non mancano infine le macchine per la lavorazione minima (8-15 cm); applicazioni a dischi paralleli (indipendenti ed ammortizzati), combinate con diversi tipi di rulli posteriori e con ancore anteriori facilmente applicabili all'attacco a tre punti per migliorare la penetrazione nei terreni più difficili.

Inoltre, grazie alla particolare inclinazione dei dischi, questi modelli, apprezzati anche per la loro velocità e la loro qualità operativa, consentono di interrare i residui di coltivazioni precedenti senza ostacolare la semina successiva che, pertanto, può essere effettuata perfino nell'immediato.

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